Fiat Chrysler, parte la sfida Ora occorrono le munizioni

DetroitAll'Auto Show di Detroit, aperto fino a domenica, il pubblico, nonostante la drammatica crisi della città, sta affluendo numeroso per ammirare le 50 première assolute esposte. Sui media, però, quest'anno a tenere banco non sono la Corvette o la Mustang, ma due notizie: la prima volta di una donna alla guida di un gruppo dell'auto, Mary Barra, nuovo ceo di Gm, e la nascita ufficiale del colosso, Fiat Chrysler che, raggiunto il suo assetto definitivo, può adesso lanciare nuove sfide nel mercato mondiale delle quattro ruote. E gli obiettivi del grande capo Sergio Marchionne puntano molto in alto, alla fascia premium del mercato presidiata dai marchi tedeschi – Audi, Bmw e Mercedes-Benz – che insieme, nel 2013, hanno venduto, nel solo Nordamerica, oltre 800mila unità tra vetture e Suv. Non avranno difficoltà a reggere il confronto la Ferrari, che comunque ha già fissato un tetto massimo alla sua produzione, e la Maserati, in crescita a doppia cifra grazie alla nuova Quattroporte e alla Ghibli, e pronta a raggiungere il target delle 50mila unità l'anno con l'arrivo del grande Suv Levante nel 2015.
In forte crescita è Jeep, grazie soprattutto al nuovo Cherokee che nei primi due mesi di vendita ha totalizzato 25mila consegne in Usa ed è ormai pronto a invadere l'Europa. E il marchio icona dell'offroad è vicino a schierare (nell'anno) una Jeep compatta, prodotta in Italia insieme a una versione 4x4 della Fiat 500. In ottima forma è anche il marchio Ram, soltanto pick-up, che ha portato il suo modello di punta al terzo posto fra i veicoli più venduti in Usa, alle spalle di Ford F 150 e Chevrolet Silverado che a Detroit si sono presentati in veste profondamente rinnovata.
Il compito più difficile, nella scalata ai segmenti premium, toccherà quindi nei prossimi anni al marchio Alfa Romeo che, per ora, si è limitato a ritornare in terra americana con la supersportiva 4C. Il controllo totale di Chrysler, con le conseguenti nuove sinergie, dovrebbe finalmente dare vita a nuovi modelli che (fatta eccezione per la Spider realizzata sul pianale della nuova Mazda Mx-5 attesa nel 2015) finora sono stati semplici ipotesi, credibili ma sempre rimandate. In prima fila ci sono un Suv di taglia large, versione più accessibile del Levante di Maserati, e la Giulia, alla quale toccherà confrontarsi con i modelli che sono il cuore dei brand premium, come Audi A4, Bmw Serie 3 e la nuova Mercedes-Benz Classe C che con un design accattivante e un enorme bagaglio di tecnologie è in questi giorni la protagonista del salone.
Il know-how di Maserati potrebbe infine essere decisivo per la realizzazione di una vera ammiraglia che manca da tempo nella scuderia del Biscione.

Le ambizioni del nuovo gruppo non devono però far perdere di vista l'immagine mainstream, di costruttori generalisti, che appartiene a Fiat e Chrysler per continuare a fare volumi su mercati come quello Usa, dove molto ci si aspetta dalla Chrysler 200 che ha debuttato a Detroit, una midsize che deve confrontarsi con i brand giapponesi e coreani.

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