Fini e la escort emiliana, un fascicolo sull'intervista aperto in procura a Roma

L'intervista di una escort emiliana che accusa Fini e la denuncia del presidente della Camera. Quindi la procura di Roma che apre un fascicolo per diffamazione a mezzo stampa e tentata estorsione

Fini e la escort emiliana, 
un fascicolo sull'intervista 
aperto in procura a Roma

Roma - L'intervista di una escort emiliana che tira in ballo il presidente della Camera. La denuncia per diffamazione. E la procura di Roma che apre un fascicolo processuale. La decisione dopo la querela di Gianfranco Fini "sull’avvenuta pubblicazione su internet di notizie false e infamanti - così come riferito ieri dal portavoce del presidente della Camera - riguardanti una donna di Reggio Emilia dai facili costumi".

Diffamazione e tentata estorsione Il reato ipotizzato dagli inquirenti di piazzale Clodio è quello di diffamazione a mezzo stampa e tentata estorsione.

Nel chiedere l’identificazione dei responsabili e degli eventuali mandanti delle notizie, il portavoce di Fini aveva precisato ieri che "nella predetta denuncia si sottolinea l’esigenza di tutelare, ancor prima dell’onorabilità personale dell’attuale presidente della Camera, l’organo istituzionale dal medesimo rappresentato e si ipotizzano, oltre al reato di diffamazione a mezzo stampa, quelli assai più gravi di estorsione, di attentato ad un organo costituzionale e di cospirazione politica".

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