Fontana: "Legge sul fine vita". Feltri: "Serve il referendum"

In aula l'informativa del governatore. Ma FdI: "Posizioni distanti e differenti. C'è insoddisfazione e amarezza"

Fontana: "Legge sul fine vita". Feltri: "Serve il referendum"
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«Presidente Fontana, ti abbiamo sostenuto e ti sosteniamo in modo franco, tuttavia su questa tematica le nostre posizioni sono distanti e differenti». Per essere ancora più chiaro Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, ha sottolineato «l'insoddisfazione e amarezza perché riteniamo che Regione Lombardia si sia spinta troppo in là andando oltre il confine che le compete». Il confine è quello che li divide sul fine vita. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha aperto il Consiglio ripercorrendo l'iter che a gennaio ha portato la Regione per la prima volta a fornire il farmaco letale per il suicidio medicalmente assistito a Serena, una paziente di 50 anni che da oltre 30 conviveva con la sclerosi multipla progressiva.

«Ho ritenuto di dover partecipare in prima persona», ha esordito Fontana auspicando «che l'Aula dimostri capacità di trattare con il massimo rispetto per tutte le sensibilità coinvolte, l'argomento che non è tema di parte o di partito e che ritengo non debba sfociare nella contrapposizione che spesso anima il dibattito di quest'assise». Ha chiesto rispetto per «una persona che per libera scelta e in piena coscienza ha deciso di compiere un estremo gesto e che oggi non è più tra noi». Ha quindi informato dell'istituzione del Tavolo Regionale con decreto del 19 novembre scorso, per approfondire «possibili soluzioni volte a dar seguito a quanto previsto dalla Corte». Ha spiegato che «la prescrizione del farmaco è stata effettuata dal medico di fiducia individuato dalla paziente e il farmaco è stato fornito, così come avvenuto in analoghi casi nelle altre regioni, da parte dell'Azienda sanitaria».

Ha poi aggiunto che «di questi fatti non è stato possibile dare evidenza e informazione in ragione della richiesta di riservatezza da parte dei legali dell'interessata». Il procedimento, «è avvenuto in un quadro di autotutela della Regione affinchè venisse evitata la soccombenza di fronte a un giudice». Fontana ha concluso riferendo che la Lombardia si è rivolta alla Conferenza Stato-Regioni affinchè sul tema venga individuata una posizione comune: «Auspico che il parlamento si attivi, finalmente e nel breve. Una normativa chiara, definitiva e certa - ha detto - è innanzitutto una questione di civiltà». «Inaccettabile» per Fdi «che mentre in Aula si dibatteva il tema, Regione abbia istituito un Tavolo delle regole avviando un procedimento di SMA senza il coinvolgimento dell'Assemblea: su questo aspetto siamo distanti».

In disaccordo con la linea di partito il consigliere Vittorio Feltri: «Quando si trattò di approvare l'aborto ci fu un referendum, perchè non pensiamo a un referendum anche sul fine vita?.

Mi sembra una questione abbastanza idiota essere contro l'eutanasia». In linea con lui Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega che definito granitiche le posizioni di Fratelli d'Italia: «La libertà di coscienza è la scelta più giusta, non possono esserci indicazioni di partito».

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