Una natura non ben determinata, a metà tra la vita e la morte, tra il regno vegetale e minerale, è alla base della ricerca visiva di Yosuke Taki, nella mostra fotografica «In my beginning is my end», ospitata nella Galleria Luxardo (via di Tor di Nona, 39) fino al 28 gennaio.
Particolari di flora campestre invadono le pareti della prima sala espositiva: foglie secche, ingiallite e accartocciate di cardo mariano e di girasole, fiori di cardo e fiori di loto anchessi secchi, eppure sprizzanti uninaspettata vitalità primordiale. Sono immagini che abbiamo creduto cancellate dalla nostra mente e che allimprovviso riemergono quasi come un sussulto, sostiene il giapponese Taki, che, rifacendosi a un verso di T. S. Eliot (in Four quartets), le ha chiamate Zero summer. «Dovè lestate, linimmaginabile estate zero?» si chiede il poeta e Taki risponde a modo suo cercando la «stagione della genesi universale» nelle piante, che non conoscono loblio, perché non muoiono, ma si trasformano in forme ancora vive, dando un senso al tempo che scorre.
Incantato si rivela nellaltra sala un paesaggio di fiori lilla. Un prato magico in cui lo spettatore assiste alla simbiosi del deperire e divenire, al momento in cui fiammeggiano allimprovviso colori scintillanti. Si tratta di Dreams of dead insects, ovvero canti funebri di una piccola bambina selvatica. La bambina è Laura Biagi, unartista che ha raccontato a Taki il suo particolare contatto con la natura, quando era innamorata delle cerimonie funebri e delle architetture floreali che costruiva per accogliere gli insetti morti. Da questo racconto Taki, che è anche regista, ha realizzato un video, dal quale sono tratte le foto in mostra, e sta già pensando a uno spettacolo teatrale.
Orario: da martedì a sabato ore 16-19.30.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.