Roma - Il summit del G20 inizia nel migliore dei modi, grazie all'accordo tra il presidente americano, Barack Obama, e il premier inglese Gordon Brown: "Il G20 deve dare risposte globali a
problemi globali". Intanto il presidente francese Nicolas Sarkozy continua a bocciare le bozze del comunicato finale, ma trova l'intesa con la cancelliera tedesca Angela Merkel: "Varare subito nuove regole per la finanza". "Il G20 adotterà qualche
decisione immediata - ha puntualizzato poi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - ma sarà solo un inizio visto che è al
G8 che si pensa che verrà redatto il nuovo codice dei
comportamenti finanziari ed economici mondiali".
Brown: "Ripulire le banche" "Non possiamo
accettare una soluzione sul minimo comune denominatore. Non sarà facile ma il mondo chiede delle risposte.
Usa e gran bretagna hanno da sempre un rapporto speciale e
questo rapporto ha ora nuovi obiettivi, quelli di trovare soluzioni
concrete alla crisi in atto". Il primo ministro Gordon Brown ha detto
non si uscirà dalla crisi se non verranno "ripulite" le banche. "È uno dei test per misurare il successo di questo vertice - ha
detto Brown - gli altri sono il ’no al
protezionismo, la creazione delle basi per un’economia a basse
emissioni, il sostegno ai più bisognosi". "Se non accettiamo che questa crisi
è nata da un problema di regole, non arriveremo a una soluzione", ha proseguito Brown. "Occorre agire con un forte senso di urgenza per la
crisi in atto, ma è improbabile che al g20 ci possa essere consenso
su tutti i punti", ha invece ammonito il presidente degli Stati Uniti.
L'asse Sarkozy-Merkel "Parleremo a una voce sola". Fianco a
fianco in conferenza stampa all’hotel Berkeley di Londra, Angela
Merkel e Nicolas Sarkozy hanno ribadito che Germania e
Francia presenteranno un fronte unico ai lavori del G20,
con la richiesta di "risultati concreti" e alcuni "obbiettivi non
negoziabili". Fra queste nuove regole per il settore finanziario,
stop ai paradisi fiscali. Ma fra la lista degli "obbiettivi
concreti" brilla per la sua assenza proprio quello che per
Washington e Londra è cruciale: un programma di finanziamenti
pubblici per stimolare l’economia.
Aveva un tono
minaccioso il messaggio che Sarkozy ha lanciato prima di
partire per Londra: "Non accetterò falsi compromessi"; ma neppure
imposizioni dagli Stati Uniti di Obama".
Berlusconi: "Regole al G8" "Per questo vertice i nostri uomini hanno lavorato molto bene e credo che qualche decisione opportuna immediata verrà presa", ha esordito Berlusconi ricordando che "al G8 noi porteremo come nostra proposta il Global Standard e cioè una legislazione internazionale per il mondo della finanza e dell’economia".
"Quindi - ha proseguito il premier italiano - il G20 qualche cosa la comincerà a fare ma è al G8 che si pensa che verrà redatto il nuovo codice dei comportamenti finanziari ed economici del mondo". Berlusconi ha, quindi, confermato di voler proporre un social pact alla riunione di domani dei Venti grandi: "Sì, certamente porterò il risultato del G8 sociale e, quindi, people first".
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