G8 università, 21 arresti per gli scontri E l'Onda occupa gli atenei per protesta

Emesse 21 misure cautelari: presi i no global responsabili dei disordini di Torino. Tra questi i leader di due centri sociali e un ragazzo già all'Aquila. Immediata la reazione studentesca che occupa i rettorati della Sapienza e delle università di Napoli e Pisa. Occupata anche la Statale di Milano e l'ateneo di Bologna. Presidio a Torino

G8 università, 21 arresti per gli scontri 
E l'Onda occupa gli atenei per protesta

Torino - Arresti a tappeto in tutto il Paese. La procura di Torino ha emesso 21 misure cautelari nei confronti di appartenenti a movimenti cosiddetti "antagonisti" che si sarebbero resi responsabili dei disordini avvenuti a Torino il 19 maggio scorso in occasione del G8 University Summit, svoltosi all’interno del castello del Valentino. Tra gli arrestati anche i leader di due importanti centri sociali, uno di Padova e uno di Napoli. Immediata la reazione studentesca che occupa i rettorati della Sapienza e delle università di Napoli e Torino. Occupata anche la Statale di Milano e Bologna.

Ordinanze a tappetto Ordinanze a tappeto in tutta Italia: 12 a Torino e le altre a Padova, Bologna e Napoli. Si tratta di 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere e di 15 ai domiciliari. I reati contestati sono violenza, resistenza, lesioni, danneggiamenti. L’emissione delle misure è giunta in seguito alle indagini della digos della polizia di Torino, coordinata dalla direzione centrale della polizia di prevenzione. Nelle scorse settimane erano già state arrestate due persone. Domenico Sisi, parente del sindacalista Vincenzo Sisi processato a Milano con l’accusa di far parte di un’organizzazione terroristica, e Alessandro Arrigoni, dipendente della prefettura di Milano. Entrambi avevano poi avuto l’obbligo di dimora.

L'Onda occupa sei atenei Occupazioni a catena. L'Onda travolge le principali università italiane. All'urlo di "Liberi tutti" gli studenti hanno occupato i rettorati della Sapienza e dell'Università di Napoli. L’occupazione del rettorato bolognese, invece, è durata mezz’ora, ma si è conclusa quando il cancello di entrata ha retto ai tentativi di scardinamento di alcuni di ragazzi. Quindi l’Onda si è diretta verso l’entrata principale che ha ostruito con un tavolo di legno, mentre i ragazzi battevano con le mani contro il vetro del portone. Prima di lasciare il palazzo alcuni di loro hanno attaccato un foglio con scritto "Chiuso per incapacità di comunicazione". Occupata anche la Statale di Milano da un gruppo di studente che dopo aver cercato di entrare nell’ufficio del rettore, Enrico Decleva, hanno fatto irruzione nell’ufficio di Elio Franzin, preside di Lettere. A Roma, dopo il blitz della Sapienza, gli studenti dell'Onda hanno occupato anche la sede di architettura a Roma Tre.

Presi leader di due centri sociali Tra gli arrestati anche i leader di due importanti centri sociali, uno di Padova e uno di Napoli. Il primo è il capo del centro sociale Pedro Max Gallob. L’arresto è avvenuto nella notte su ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari di Torino. Tra i destinatari di ordinanza di custodia cautelare figura anche un esponente dell’ala universitaria della disobbedienza padovana, attualmente in Iran, suo paese di origine. Tra gli arrestati c’è anche Egidio Giordano, leader del centro sociale Insuregencia di Napoli: la Digos di Napoli, sulle tracce dell’attivista già da alcuni giorni, ha seguito i suoi spostamenti fino all’Aquila. Giordano era arrivato nel capoluogo abruzzese nella serata di ieri insieme ad alcune decine di aderenti a Insurgencia per prendere parte ad alcune iniziative già previste, tra le quali la fiaccolata della scorsa notte.

Uno degli arrestati all'Aquila Uno dei ventuno manifestanti al G8 dell’Università èstato fermato questa mattina proprio all’Aquila dove si terrà nei prossimi giorni il nuovo summit internazionale.

Gli inquirenti non hanno specificato se si trovasse a L’Aquila per le manifestazioni contro il prossimo G8. Alcuni dei fermati hanno inoltre partecipato alle manifestazioni di sabato a Vicenza contro la base militare americana.

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