Ancora non sono stati trovati i resti di Federico Garcia Lorca (1898-1936), laddove finora erano state localizzate le fosse comuni dove si riteneva giacesse il corpo del poeta spagnolo dopo la fucilazione da parte dei franchisti. Ma a pochi giorni dalla conclusione degli scavi, iniziati un mese e mezzo fa, per gli archeologi andalusi è arrivata una notizia che fa sperare in una svolta nelle ricerche: è stata scoperta, infatti, una roccia con i segni di colpi di proiettili, forse quelli dell'esecuzione da parte dei falangisti la notte del 19 agosto 1936.
Le nevicate dei giorni scorsi hanno ritardato la conclusione ufficiale degli scavi per cercare le spoglie di Garcia Lorca nel terreno di Fuente Grande di Alfacar, a nove chilometri da Granada, dove le prime testimonianze segnalavano la sua «tomba». E ora il ritrovamento della roccia con i segni della fucilazione ha ridato fiato all'operazione di scavo, che deve ancora interessare due zone.
«La roccia emersa da uno scavo riporta i segni di vari colpi di proiettile. Non si esclude perciò che negli ultimi giorni di ricerche ci possano essere altri ritrovamenti», ha detto Juan Gallo, direttore dell'associazione Memoria Historica dell'Andalusia. Lo scrittore inglese Ian Gibson, considerato il maggior biografo di Garcia Lorca, ha invitato le autorità andaluse ad intensificare le ricerche, «perché, forse, si è sulla buona strada».
Finora si sono rivelate vane le ricerche dei resti ossei dell'autore di «Romancero gitano», al punto che la stampa spagnola ha ipotizzato che possa essere altrove la fossa dove fu gettato il corpo del poeta all'indomani dell'esecuzione e non nella zona dove per 73 anni si è reso omaggio al poeta.
Gli archeologi nominati dalla Giunta dell'Andalusia per la delicata operazione hanno già scavato cinque dei sette siti dell'area perimetrata di Alfacar e tra breve le ricerche interesseranno anche quello più vicino al monolite in memoria di Garcia Lorca: proprio qui sono riposte le ultime speranze di ritrovare le ossa. Il governo andaluso ha fatto sapere che se lo scavo culminerà senza successo, l'operazione di «recupero» sarà interrotta.
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