«Ecco perché ricomincio da Canale 88»

«Ecco perché ricomincio da Canale 88»

di Ferruccio Repetti

Allora, Vittorio Sirianni, si parte davvero con la nuova avventura televisiva?
«Eccome! Ora è ufficiale, tutto pronto».
Chi, come, dove, quando e perché.
«Una cosa per volta. Cominciamo dal quando: il 10 settembre, lunedì».
Chiariamo subito anche il «dove».
«Canale 88-Liguria tv. Digitale terrestre, naturalmente».
E finalmente diciamo «chi».
«Ci sarò io come direttore, e tanti altri come conduttori, altri ancora come ospiti fissi o variabili. Ma si tratterà sempre di personaggi che sono vere e proprie personalità: della politica, dell’arte, del costume, dello sport e dello spettacolo».
Prima di tutto, il direttore.
«Torno dopo qualche anno nella veste con cui ho cominciato e che ho, per così dire, indossato più volte. È quello che credo di saper fare: l’allenatore in campo, il capitano-giocatore, quello che si impegna come e più degli altri nella sua squadra. Squadra vincente, naturalmente».
Ricordiamo i trascorsi.
«Tutto inizia nel 1974, a Telegenova che ho contribuito a creare. La prima televisione privata in Liguria, fra le prime in assoluto in Italia. Tempi eroici, formidabili. Ci si divertiva e si faceva anche servizio pubblico. Poi nel 1982, sono ancora direttore a Primocanale, e nel 1996 lo divento a Telecittà. Anche queste, esperienze bellissime, gratificanti».
Torniamo a oggi, cioè al 10 settembre, a Canale 88. Chi sono i suoi compagni d’avventura?
«Innanzi tutto Franca Brignola, un’istituzione della tv, amatissima dal pubblico. Avrà una sua collocazione quotidiana, dalle 11 alle 13, e una settimanale, alle 21. Per continuare a fare quello che ha sempre fatto benissimo: parlare con la gente. Un dialogo ininterrotto che lega Franca a un sacco di gente e, mi piace anche sottolinearlo, a innumerevoli soluzioni date a piccoli e grandi problemi della collettività».
Avanti un altro.
«No, è un’altra: Franca Lai. Si è impegnata volentieri a cantare solo canzoni genovesi degli anni Settanta, per una sera alla settimana, all’interno degli spazi del tradizionale talk show delle ore 21, in programma da lunedì al venerdì. Il suo spazio si chiamerà Parole, Sorrisi, Canzoni. Vedrete, sarà una sorpresa, anche se “pesca“ dalla tradizione popolare».
Ecco, adesso parliamo un po’ del palinsesto, che è il «come» dell’emittente.
«Sarà un’autentica rivoluzione (qualcuno, tra il serio e il faceto, dice: una contro-rivoluzione, o una restaurazione...) rispetto a quello che si vede oggi sul piccolo schermo. Nel senso che si tornerà a proporre quel tipo di televisione che definirei generalista, colpevolmente trascurata negli ultimi tempi».
Detta così, si capisce fino a un certo punto.
«Mi spiego meglio. Daremo spazio non solo e non tanto alla notizia, quanto piuttosto all’intrattenimento. In una parola: faremo infotainment».
Che significa...
«... significa informazione e intrattenimento, insieme. Semplice, no?».
A che pubblico si rivolgerà?
«Premessa: i ragazzi non guardano la televisione, preferiscono twitter, social network, roba simile».
E allora voi?
«E allora noi ci rivolgeremo preferibilmente al pubblico degli over-50, quello che, nella misura dell’80 per cento circa, sta qualche ora davanti al video, ha voglia di appuntamenti fissi e di qualcosa che lo coinvolga veramente».
La ricetta?
«Elementare e originale nello stesso tempo: Canale 88 dev’essere semplice, popolare, e soprattutto deve starti accanto».
Par di capire: basta con le diavolerie della rete.
«A Canale 88 non si twitta, non si cinguetta, non si posta. Più semplicemente e più concretamente, vorrei dire: più umanamente, si parla».
Si dice che lei, Sirianni, abbia persino inventato uno slogan. «È vero, confermo. Lo slogan è: “Noi, TI AMO, vogliamo dirlo guardandoti negli occhi“. Dritto negli occhi per parlare al cuore».
Così si può dire che il direttore ha risposto anche al «perché» di questa nuova televisione?
«Credo di sì, ma vorrei aggiungere qualche particolare in più».
Scommettiamo che, da riconosciuto protagonista, torna a parlare di se stesso?
«Va be’, ma è solo per dare ulteriori informazioni al mio pubblico. E poi, comunque, parlando di me parlo anche degli altri».
Facciamo finta di crederci.
«Allora sarò ancora più esplicito: ho voluto io riunire i volti storici della televisione ligure. Altro che malato di protagonismo!».
Ma Vittorio Sirianni avrà comunque i riflettori puntati addosso. Una bella responsabilità.
«Appunto. Specialmente pensando al fatto che condurrò ogni sera, alle 19, il “Club 88“, una sorta di circolo a iscrizione gratuita che si riunirà per fare quattro chiacchiere in salotto, con ospiti di varia umanità».
Qualche anticipazione.
«No, non adesso, anche perché di volta in volta trarremo spunto dall’attualità, dalla cronaca quotidiana. Con la stessa preparazione, ma anche l’improvvisazione che era una caratteristica di noi della Baistrocchi, ai tempi in cui si andava in scena con Tortora, Perani, Villaggio».
A proposito: lei faceva coppia fissa con Villaggio.
«Sì, proprio nella storica compagnia goliardica genovese. Facevamo il verso al Processo alla tappa del dopo-Giro d’Italia, a Sergio Zavoli e Adriano De Zan. Villaggio era Saponetti, poi diventerà Fracchia e Fantozzi».
A Telegenova, è ancora Sirianni che fa esordire Beppe Grillo in tv, ed è sempre Sirianni a ideare e condurre Panchina Cabaret, un programma-cult delle emittenti locali. Che sarà poi copiatissimo.
«Se è per questo, mi piace ricordare anche Controsalotto, il primo, autentico talk-show che farà da modello al Costanzo Show».
Basta con i «Lanterna Graffiti». Torniamo al futuro, a Canale 88.
«Subito. Dicendo ancora delle proiezioni di film più celebri degli anni Quaranta, mai più riproposti dalla televisione, se non a ore impossibili nel cuore della notte. Ebbene, noi li vogliamo proporre di sera, dal lunedì al venerdì. Un modo per rivedere, tanto per dire, Vittorio De Sica, Fosco Giachetti, Anna Magnani, Amedeo Nazzari, Humphrey Bogart, Ingrid Bergman».
I cinefili incalliti saranno contenti.
«Sarà contento, credo, tutto il nostro pubblico. Si tratta di riproporre, in fondo, quel clima da cineforum, di cinema d’essai, che aveva ampio riscontro anni fa».
Già che ci siamo, diamo un’ultima anticipazione.
«D’accordo. E allora dico: Nero di Liguria. Una panoramica, realizzata in collaborazione con il Centro studi di criminalistica ligure, sui fatti delittuosi che hanno avuto maggiore eco popolare e mediatica nella nostra regione. Ne parleremo con esperti del settore e con opinionisti di vaglia, corredando il tutto con ricostruzioni d’epoca, immagini, documentazioni originali. Un modo per riflettere sulla cronaca nera di ieri e sui suoi protagonisti negativi, i delinquenti, ma anche su quelli positivi, i poliziotti, i carabinieri, le forze dell’ordine in genere cui va sempre la nostra più sincera e aperta solidarietà».
Il conduttore?
«Sempre io.

E sarà una nuova sfida televisiva, per me, ma interpretata alla mia maniera di ieri e di sempre. Come una chiacchierata in salotto, fra amici, senza mai alzare i toni, qualunque sia l’argomento. Il mio pubblico mi vuole così, e io questo glielo devo. Anche a Canale 88, naturalmente!».

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