Ferrara contro Zeman, questa volta più in campo che fuori. Roma-Sampdoria che si disputerà all'Olimpico è anche un duello tra tecnici: niente rivalse, ma qualche battutina sì. I due si incontrano per la prima volta da allenatori dopo la querelle che era iniziata fin dai tempi della Juventus con Ferrara allora giocatore. Alla vigilia del match però il blucerchiato non sembra aver intenzione di voltare completamente pagina. Il primo ad andare in conferenza stampa è Ferrara: «È la prima volta che affronto Zeman da allenatore spiega - ma non voglio parlare di rivalse. In passato però le sue dichiarazioni hanno leso l'immagine del sottoscritto, del mio club e dei compagni che hanno lavorato duro insieme a me per raggiungere certi obiettivi. Non posso accettarlo né per me né per la Juve». Pronti via: si va all'Olimpico per la conferenza stampa dell'allenatore giallorosso; il boemo però preferisce andare cauto e non alimentare ulteriori polemiche: «Non devo chiudere niente, ci sono i tribunali che si sono interessati di questi problemi, non sono fatti miei. Se darò la mano a Ferrara? Io saluto sempre tutti».
Niente male come vigilia: senza contare che nel frattempo ci sarà da giocare anche una partita che lascia spazio anche all' amarcord: tre anni fa a Roma la Sampdoria riuscì ad involarsi verso un posto in Champions grazie alle reti di Pazzini, mentre due anni fa andò all'Olimpico già retrocessa. Altra storia quest'anno: «La partenza sprint della Sampdoria non mi ha sorpreso continua Zeman - l'anno scorso ha disputato un girone di ritorno importante e ora sta continuando sulla stessa strada. È una squadra molto equilibrata, era una mia rivale la scorsa stagione». Lo scorso anno, tra l'altro, il Pescara riuscì a conquistare la promozione matematica proprio vincendo a Marassi.
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