Con il Giornale "Il diavolo veste Prada"

Il film-cult della giornalismo modaiolo a 9,90 euro con il Giornale.

Con il Giornale "Il diavolo veste Prada"

Nella nostra vita di giornalisti addetti al desk una «Miranda» l'abbiamo incrociata tutti. Purtroppo non una «Miranda» tipo la protagonista dell'omonimo film di Tinto Brass, bensì una «Miranda» uterina, schizofrenica e complessata tipo la protagonista del film del 2006 «Il diavolo veste Prada» diretto da David Frankel con protagonista Meryl Streep nel ruolo appunto di Miranda Priestly, direttrice della «prestigiosa» rivista di moda Runway. Il problema è che almeno la Miranda del film era una direttrice, mentre le pazze isteriche con cui abbiamo a che fare noi sono poco più (anzi, poco meno) di semplici scribacchine. Presunte giornaliste «professioniste» che la loro «marchetta» di moda non riescono neppure a inviarla ad un orario decente e in un italiano comprensibile. Vabè, lasciamo stare le polemiche legate alla misera «cucina» redazionale, e passiamo alla trama (modello Wikpedia) del film che i lettori del Giornale potranno trovare a 9.90 con in più il prezzo del quotidiano.
Andrea Sachs (Anne Hathaway) è una neo-laureata in cerca di lavoro, appena arrivata a New York. Vorrebbe fare la giornalista e il talento non le manca, ma l'occasione che le capita non corrisponde esattamente alle sue aspirazioni.

Si tratta di ricoprire l'ambitissimo ruolo di seconda assistente di Miranda Priestly (Meryl Streep), odiosissima direttrice della rivuista t l'influentissima direttrice della prestigiosa rivista glamour per antonomasia.

Andy non ha la minima inclinazione per il mondo della moda né nasconde tutta la sua ignoranza in merito, eppure viene assunta. Con l'obiettivo di resistere un anno per poi passare alla redazione, Andy accetta la «diabolica» proposta dell'inflessibile direttrice e si sottopone così ad ogni tipo di angheria da parte della stessa.
Assorbita com'è dal suo lavoro, Andy trascura sempre di più il fidanzato Nate, gli amici e i genitori, ma anche se arriva sul punto di mollare tutto, poi tiene duro. Quel lavoro, infatti, potrebbe portarle anche molti vantaggi. Per la sua futura carriera di giornalista la possibilità di conoscenze altolocate di personaggi influenti più o meno legati al mondo dell'editoria è un'opportunità non da poco.

Col tempo, grazie all'aiuto di Nigel (Stanley Tucci), il più stretto collaboratore della temibile direttrice, Andy comincia a curare il suo look e a comprendere l'importanza di cose cui non aveva mai dato alcun peso. Questo, unito alla sua intelligenza e capacità, la rende sempre più efficiente nel suo lavoro, tanto da arrivare a soffiare il posto alla «prima assistente» della Priestly, in occasione della prestigiosissima trasferta annuale a Parigi per la settimana della moda.

In rotta ormai col proprio fidanzato che non la comprende più, a Parigi Andy si getta tra le braccia di Christian Thompson, un free lance di grande successo che le ha già prospettato un futuro radioso. Quando questi però le svela di far parte di un piano secondo il quale l'editore di Runway sta per dare il benservito alla grande Priestly, considerata ormai sorpassata, per far posto alla rampante Jacqueline Folley, Andy sente l'istinto di correre in aiuto alla sua perfida principale, per altro appena gravata negli affetti privati, dall'abbandono dell'ennesimo marito.

Andy si precipita da Miranda per riferirle quanto ha saputo, quindi, nella grande occasione pubblica che celebra il «matrimonio» tra la rivista Runway e lo stilista Holt, la Priestly annuncia che il direttore artistico della nuova azienda creata da quest'ultimo sarà Jacqueline, e non il fido Nigel, come previsto. Mentre Nigel ingoia l'ennesimo rospo, Miranda si è così assicurata la prosecuzione della sua guida a capo della rivista, avendo abilmente dirottato altrove chi avrebbe dovuto succederle.

Salite poi in auto, Miranda dice ad Andy che sapeva già del complotto alle sue spalle e che dunque non deve sentirsi in colpa per quanto accaduto a Nigel. Le dice anche che, in ogni caso ha apprezzato molto, e che è inutile che si scandalizzi tanto per il comportamento di chi, calpestando un amico si è assicurata la propria carriera, perché lei stessa una cosa del genere l'aveva già fatta, accettando di venire a Parigi a posto di qualcuno che si era preparato da mesi per questo.

Di fronte al fatto di vedersi dipinta come una possibile "nuova Miranda", Andy realizza che la strada intrapresa è lontanissima dalle sue aspirazioni e che il rischio di trovarsi inghiottita da un mondo che non le appartiene si farà sempre più concreto se non saprà fermarsi in tempo. Così esce dall'auto e volta le spalle per sempre a Miranda e alle sue tentazioni.

Tornata a New York recupera il rapporto con Nate e quindi viene assunta come giornalista in un piccolo settimanale, anche grazie alle ottime referenze della sua ex principale.
Il film è una trasposizione abbastanza fedele del romanzo omonimo, sebbene in alcuni punti se ne distacchi. Il libro descrive le varie crisi isteriche sfiorate della protagonista, mentre nel film questo aspetto viene solamente accennato. Nel romanzo il dilemma della protagonista riguarda l'abbandono di Parigi per correre al capezzale dell'amica Lily in coma per guida in stato di ebbrezza mentre nel film la protagonista abbandona Parigi come conseguenza della sua decisione di abbandonare il settore della moda, l'indigenza dell'amica della protagonista non viene trattato limando un tema caustico come l'alcolismo dell'altra. Nel finale del film la protagonista rivede la Priestly e la saluta (non ricambiata, sebbene Miranda segretamente apprezzi il gesto) mentre nel libro la protagonista incontra la nuova assistente della Priestley che sta iniziando il suo calvario.

In sostanza nella trasposizione cinematografica si è preferito dare un taglio più leggero alla storia eliminando o riducendo le componenti drammatiche del romanzo. Nel libro il fidanzato della protagonista si chiama Alex, nel film Nate.
La Weisberger per anni ha lavorato a Vogue: si è ispirata alla caporedattrice Anna Wintour per il ruolo di Miranda.

La stessa autrice compare in un brevissimo cammeo come governante delle gemelle di Miranda Pristley. Al film prendono parte anche le modelle Gisele Bündchen e Heidi Klum, e in un cameo appare anche lo stilista Valentino.

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