Teramo - Per arrivare in cima all'Etna entro il tempo massimo si sarà fatto anche tirare dalla macchina dell'ammiraglia, ma per battare Francisco Ventoso e Alessandro Petacchi in volata bastano le sue gambe. "Cannonball" sul traguardo di Teramo brucia lo sprinter della Lampre cogliendo il suo primo successo al Giro dei 150 anni dell'Unità d'Italia, la sesta in totale. Tattica diversa stavolta. L'inglese, trasferito da anni sulle colline di Quarrata, in Toscana, sta a ruota dello spezzino che parte lungo e lo salta facile in vista dello striscione. In maglia rosa resta Alberto Contador.
La tappa La decima frazione è stata caratterizzata da una fuga immediata. Dopo un chilometro sono scattati il francese Cazaux e il giapponese Beppu. Al km 17 li ha agganciati il francese Krivstov, ucraino di nascita, così la fuga è diventata a tre. Al gpm di Vasto i fuggitivi hanno taccato il massimo vantaggio di 6'20". Margine che è poi progressivamente diminuito. La fuga si è conclusa a 11 chilometri dall’arrivo. A 2,5 chilometri dal traguardo dal gruppo è partito fortissimo il britannico David Millar, ripreso però a un chilometro dalla fine. Petacchi nel tentativo di anticipare Ventoso è partito troppo presto, Cavendish ha aspettato il momento giusto e ha vinto a braccia alzate.
Contrariamente a oggi domani sarà una tappa nervosa. Quattro i gran premi della montagna, tutti di quarta categoria. Nel finale a Loreto una breve discesa, poi ultimi due chilometri di salita fino all’8%, ma gli ultimi metri sono pianeggianti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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