Aerei Ong, permessi rapidi ed espulsioni: cosa cambia con il nuovo decreto flussi

Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto flussi con misure atte a migliorare la gestione dell'immigrazione regolare nel Paese

Aerei Ong, permessi rapidi ed espulsioni: cosa cambia con il nuovo decreto flussi
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Sul tavolo dei Consiglio dei ministri, come ampiamente annunciato, c'era il decreto flussi, con parte delle nuove norme per la gestione dell'immigrazione regolare. Il decreto prevede nuove regole per l'ingresso regolare degli stranieri nel Paese, con limiti incrementati per migliorare il controllo ed evitare lo sfruttamento di possibili varchi per favorire l'immigrazione irregolare. Dopo le falle intercettate nel click-day, il governo ha deciso di sedersi al tavolo per studiare strumenti più efficaci e sicuri. Non è stato incrementato il numero di arrivi di migranti regolari per esigenze lavorative, che è rimasto a 452mila unità su base triennale.

A partire dal 2025, infatti, è previsto un numero massimo di 3 nulla osta per ogni datore di lavoro. Pertanto, a differenza di quanto accadeva in passato, ogni persona fisica può presentare un numero ristretto di domande. Tuttavia, si legge, il limite "non si applica alle richieste trasmesse dalle organizzazioni dei datori di lavoro della categoria di riferimento". Nel 2025, inoltre, si prevede un numero massimo di 10mila ingressi per professionisti dell'assistenza familiare-sanitaria e, si legge, "limitatamente ai primi 12 mesi di effettiva occupazione legale sul territorio nazionale, possono esercitare esclusivamente attività lavorative previste dal presente articolo". Nel caso decidano di cambiare daatore di lavoro nei primi 12 mesi "sono soggetti all'autorizzazione preliminare da parte dei competenti Ispettorati territoriali del lavoro".

Per i lavoratori per i quali siano "accertate situazioni di violenza o abuso o comunque di sfruttamento del lavoro", è previsto che il questore possa rilasciare "con immediatezza" il permesso di soggiorno per il soggetto interessato e i suoi familiari. In questo modo darà modo di "sottrarsi alla violenza". Avrà validità di 6 mesi, con estensione fino a un anno o per il tempo necessario alla giustizia per fare il suo corso. E proprio per fronte al procedimento giudiziario, è previsto il servizio di gratuito patrocinio. Di contro, soggetti considerati responsabili di violenze e caporalato, in caso di condanna è prevista l'espulsione. Nel nuovo decreto flussi è presente anche una novità per le Ong, in particolare per i velivoli delle Organizzazioni non governative, che solo pochi mesi fa erano stati limitati dall'Enac. In particolare, viene previsto l'obbligo di informare "immediatamente e con priorità" gli enti competenti per l'area. In caso contrario, sono previste multe fino a 10mila euro e il blocco a terra.

La ratio dietro il provvedimento, ha spiegato il ministro Antonio Tajani in conferenza stampa, è quello di "aprire all'immigrazione regolare e avere grande rigore contro l'illegalità, contrastare quella illegale, anche chi usa la migrazione regolare per fare business", con "la volontà di "rimettere nel quadro del rispetto delle regole un fenomeno che è importante per la nostra economia". Per quanto riguarda le competenze, Tajani ha indicato alcuni punti del decreto a partire dall'obbligo per gli stranieri di fornire impronte digitali per chi chiede un visto nazionale, che oggi è previsto solo per i visti Schengen. C'è poi, spiega il titolare della Farnesina, "l'eliminazione dell'obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto", che permette di eliminare parte della burocrazia ai consolati. A questo si aggiunge l'obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta o se il nullaosta è già rilasciato prima del rilascio del visto per i cittadini di tre Paesi: Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka "dove le irregolarità sono state più pesanti. Questi Paesi non escono dal decreto flussi ma nell'immediato il rilascio dei visti di lavoro sarà sospeso per consentire verifiche effettive in Italia"..

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha spiegato l'inento è quello di "semplificare il più possibile, poi di abbattere i tempi e allo stesso tempo dare regole certe aggirabili con maggior difficoltà. Questo si traduce nell'obbligo di precompilazione delle domande rispetto ai 'click-days' per ampliare i tempi dei controlli". La visione del telefono dei migranti che arrivano via mare, ha proseguito, "ha un unico scopo che è quello di garantire l'identificazione del migrante o al minimo la sua provenienza geografica. Vi è un obbligo di chi entra in Europa e in Italia alla propria identificazione, posto che vi entra in modo irregolare. Quest'obbligo di collaborazione si esplica anche mostrando i dati contenuti nel telefono mobile, solo i dati finalizzati all'identificazione con divieto di accesso alla corrispondenza e a qualsiasi altra forma di comunicazione". Per quanto riguarda il centro per i migranti di Gjader in Albania, ha spiegato Mantovano, "la consegna per il collaudo è prevista nei prossimi giorni: se non entro questa settimana certamente entro l'inizio della prossima. Ci saranno i tempi tecnici di 10-15 giorni per il collaudo e quindi dalla seconda metà del mese potrà iniziare a funzionare".

I "click days" saranno "più d'uno per tipologie di lavoratori e questo permetterà sia la suddivisione per tipologie, sia l'essere scansionati consentirà una gestione meno caotica, e che incida con meno pressione sui sistemi informatici che vengono resi interoperativi". Il ministro del Lavoro Marina Calderone in conferenza stampa al termine del Cdm, ha spiegato che, oltre allo speciale permesso, "ampliamo la nostra attenzione alle fragilità ricomprendendo nell'assegno di inclusione i lavoratori vittime di sfruttamento. L'obiettivo è eliminare le situazioni che pongono i lavoratori stranieri in una posizione di sfruttamento e sofferenza psicologica". Per il turismo, ha spiegato in una nota il ministero preposto, la grande novità saranno i due click day organizzati per il 2025, per fronteggiare la carenza di lavoratori stagionali. Per la stagione estiva, il click day si terrà a febbraio, riguardando il 70% delle quote. La fase di precompilazione è prevista per novembre. Per la stagione invernale, invece, il click day si svolgerà a ottobre per la restante quota del 30%. "Le decisioni adottate mirano a tutelare sia le aziende che i lavoratori stranieri, contrastando le truffe e garantendo un'immigrazione legale e sicura.

Queste misure porteranno un beneficio al tessuto economico nazionale, compreso il settore turistico, che si basa in parte sulla manodopera straniera", ha dichiarato il ministro Daniela Santanchè.

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