"Sia un anno di vittorie e di ripresa". Gli auguri della Meloni per il 2023

Il presidente del Consiglio guarda con ottimismo al nuovo anno e assicura: "Il governo sarà duraturo. Non abbiamo padroni e non guardiamo in faccia a nessuno"

"Sia un anno di vittorie e di ripresa". Gli auguri della Meloni per il 2023

Il presidente Giorgia Meloni è intervenuto nel consueto appuntamento sui social per rendere conto agli utenti sul web di quanto fatto dal governo. Per il capo dell'esecutivo è stata anche l'occasione per augurare agli italiani un buon 2023, verso cui ha guardato con ottimismo grazie alla tenacia e allo spirito che il nostro Paese ha sempre dimostrato di avere: "Il mio augurio è che il 2023 sia un anno di vittorie, di ripresa, costruito dall'orgoglio e dall'ottimismo degli italiani e dalla capacità e della guida degli italiani di essere il buon esempio su questo orgoglio e su questo ottimismo".

Il ruolo del governo

Meloni, nell'ultimo appuntamento del 2022 della rubrica "gli appunti di Giorgia", ha rivendicato con orgoglio i primi provvedimenti partoriti dal governo di centrodestra. Il suo obiettivo è quello di inaugurare una nuova stagione nel rapporto tra istituzioni e cittadini: "Spero che siamo riusciti a trasferire un po' di ottimismo e fiducia nelle istituzioni, in una politica e in un governo che non ha padroni e che non guarda in faccia a nessuno, che fa quello che è giusto fare. Semplicemente quello che va fatto, come spesso non è accaduto in passato".

I primi passi dell'esecutivo sono stati compiuti con assoluta velocità grazie anche all'unità dei partiti del centrodestra. Ed è proprio la compattezza delle formazioni politiche della coalizione che sarà indispensabile per arrivare alla scadenza naturale della legislatura e mettere a terra quanto promesso in campagna elettorale: "È importante la stabilità della maggioranza che sostiene questo governo. Per una volta tanto avremo un governo duraturo che potrà portare a termine il suo lavoro".

La manovra

Nel video del presidente del Consiglio ha trovato ampio spazio la manovra, approvata entro il 31 dicembre nonostante i tempi strettissimi. Nella legge di Bilancio sono contenuti già diversi impegni che erano stati presi con gli elettori nei mesi scorsi. Alla base c'è un principio ben preciso: "Questo è un governo che non vuole gestire l'ordinario. Vuol dare a questa Nazione una visione industriale, una idea di quale debba essere il diverso rapporto tra Stato e cittadini, tra Stato e contribuenti, tra Stato e famiglie, tra Stato e imprese".

Nella giornata di ieri la manovra è stata definitivamente approvata e quindi è diventata legge: "È stata approvata addirittura in anticipo rispetto a governi che erano in sella da molto tempo prima rispetto al nostro. È la prova che abbiamo un governo stabile". Una legge di Bilancio di cui si dice "fiera" perché guarda al futuro e alle effettive urgenze dell'Italia: "Non abbiamo rinunciato a una manovra politica, fatte di scelte, e con cui iniziamo a mantenere gli impegni presi".

Immigrazione, sicurezza e riforme

Tra le recenti azioni dell'esecutivo rientra pure la stretta sulle Ong su cui Meloni ha ritenuto indispensabile affermare il concetto del rispetto del diritto internazionale: "Se salvi delle persone devi portarle al sicuro. Se non vengono rispettate le norme, abbiamo previsto delle sanzioni". L'intervento vuole circoscrivere il salvataggio dei migranti a quello che è previsto dal diritto internazionale: "Non prevede che ci sia qualcuno che può fare il traghetto in mare e fare la spola con gli scafisti per trasferire gente da una Nazione all'altra".

Il primo ministro ha annunciato che nelle prime settimane del 2023 l'esecutivo si occuperà di altre misure che riguardano la sicurezza in generale: "Continuiamo a difendere il principio di legalità, l'idea di uno Stato che non è la Repubblica delle banane, in cui tutti devono rispettare le regole. È finita l'Italia che si accanisce verso chi rispetta le regole e che fa finta di non vedere quelli che le violano continuamente".

Infine il presidente Meloni ha toccato anche il tema

delle riforme: "Ci sono grandi riforme da fare: fisco, burocrazia, giustizia, presidenzialismo. Siamo già al lavoro su tutte queste materie, perché non perderemo un giorno del tempo che abbiamo".

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