
Seduti sulle poltrone di cuoio dello studio di via Arenula Carlo Nordio e Cesare Parodi, con gli altri membri della giunta dell'Anm, appaiono nelle foto distesi e dialoganti. «Un confronto aperto e franco sui temi concreti delle giurisdizione», assicura il ministro della Giustizia. «Non c'è accordo su tutto, ma su molti temi c'è stata sintonia», fa eco il presidente dell'associazione dei magistrati.
Parodi spiega al Giornale: «Volevamo dimostrare una volontà costruttiva e aprire un canale per migliorare l'efficienza della giustizia e ci hanno detto: su ogni questione, dateci suggerimenti e li ascolteremo. Il ministro ci ha spiegato che per l'informatizzazione bisogna fare i conti con il Pnrr e le scelte del precedente governo; ha capito che i nostri rilievi sul nuovo reato di femminicidio sono solo tecnici; sulle carceri ha assicurato soluzioni diverse da amnistia e indulto, con i tossicodipendenti nei centri di recupero e gli stranieri riportati in patria, oltre a rivedere la legge sulla carcerazione preventiva. Ci ha anche annunciato l'apertura di 6 nuove Rems, strutture sanitarie per la pena di cui abbiamo molto bisogno».
L'incontro, dopo vari rinvii, capita non proprio nel momento migliore, se ce ne fosse uno. Dopo lo scontro sulla separazione delle carriere, le reazioni alle accuse di invadenza del sottosegretario Alfredo Mantovano, le polemiche con il Guardasigilli sui giudici che affollano le carceri con i condannati, l'Anm alla vigilia ha denunciato l'incostituzionalità del decreto sicurezza, appena firmato da Sergio Mattarella.
Eppure al ministero sono state 2 ore tranquille, messa da parte la separazione delle carriere, su 7 punti consegnati un mese fa a Nordio dall'Anm e su altro. Più che risposte si è ottenuto l'impegno a intervenire per prigioni affollate, nuove da costruire e dove, modalità di esecuzione della pena, processo telematico, difficoltà per la collegialità nei casi di femminicidio, carenza di personale: «Temi trattati in uno spirito di piena collaborazione e reciproco rispetto», dice il ministero. Su argomenti tecnici, come l'intelligenza artificiale e la durata dei processi, ci sarà «un'azione bilaterale», su stabilizzazione dei precari e correzioni alla legge sul diritto alla malattia delle toghe, bisognerà vedere le risorse della legge di bilancio.
Per testimoniare che tutto è andato bene, via Arenula ha diffuso delle foto, compresa quella in cui Nordio fuma una sigaretta, vietata negli uffici pubblici, seduto con i membri dell'Anm attorno al tavolino dopo aver preso un caffè.
«Era spenta, è un vezzo alla Bogart», assicura lo staff.Ieri il sindacato delle toghe ha anche ripreso il «tour» tra i partiti, incontrando i capigruppo di FdI di Camera e Senato, per ripetere le critiche alla separazione delle carriere, tecniche e non «ideologiche».
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