Più forze dell'ordine e rimpatri: la rotta del governo su sicurezza e immigrazione

Doppio appuntamento a Palazzo Chigi: al centro degli incontri sono finiti il rafforzamento degli organici degli agenti, il superamento della Bossi-Fini e le procedure accelerate alle frontiere

Più forze dell'ordine e rimpatri: la rotta del governo su sicurezza e immigrazione
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Il governo continua a muoversi su due piani paralleli che hanno la stessa finalità: garantire maggiore legalità sul territorio italiano. Le misure intraprese nei mesi scorsi hanno già iniziato a dare i primi frutti, ma l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni è intenzionato a imprimere un'altra accelerata. Perciò in giornata si sono tenuti importanti appuntamenti a Palazzo Chigi su due principali fronti: da un lato si è affrontata la questione legata alla sicurezza, dall'altro è stato trattato il tema dell'immigrazione nel nostro Paese.

In mattinata il presidente del Consiglio ha ricevuto il vice Antonio Tajani, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il titolare della Difesa Guido Crosetto e i vertici dell'Intelligence, della Polizia e dei Carabinieri. Nel pomeriggio è stato il turno del Guardasigilli Carlo Nordio e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Meloni ha fatto il punto della situazione con i rappresentanti dei dicasteri coinvolti nel piano d'azione del governo.

La stretta su sicurezza e immigrazione

Al centro del primo incontro sarebbero finiti gli argomenti relativi al disegno di legge in discussione alla Camera e le misure da adottare in vista della Legge di Bilancio di fine anno; la volontà è quella di riservare particolare spazio a provvedimenti come il rafforzamento degli organici delle forze dell'ordine e le assunzioni. Un modo per ribadire il totale sostegno agli agenti in divisa e far sì che nelle strade possa essere assicurato un livello di sicurezza adeguato.

Nella seconda riunione invece si è parlato della questione Bossi-Fini, valutando un intervento per superare la legge. Inoltre, anche in vista dell'apertura dei due centri in Albania, sarebbe stata effettuata un'analisi dei flussi migratori. Intanto nelle scorse ore Piantedosi ha fatto sapere che sono stati rimpatriati i primi due stranieri grazie alle procedure accelerate alle frontiere. "Un efficace strumento di contrasto all'immigrazione irregolare inserito, anche grazie all'Italia, nel nuovo Patto migrazione e asilo", ha commentato il titolare del Viminale.

Il "modello Caivano" e il Giubileo

Mentre alla Camera non si placa lo scontro sul ddl sicurezza, il governo starebbe lavorando a un nuovo provvedimento: l'idea sarebbe quella di prevedere delle misure legate anche alle periferie, magari seguendo il "modello Caivano".

Inoltre - sempre a Palazzo Chigi - si è tenuta la riunione congiunta del Tavolo istituzionale e della Cabina di coordinamento del Giubileo della Chiesa cattolica 2025, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano.

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