Urso celebra il Made in Italy. "Oltre le tre A"

"Forti non solo su abiti, arredi e alimentazione"

Urso celebra il Made in Italy. "Oltre le tre A"
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Una puntata allo storico negozio partenopeo di cravatte «Marinella», quindi interviste a iosa e poi su, a Roma, a villa Madama accanto alla premier Meloni. Giornata intensa per il ministro delle Imprese Adolfo Urso (nella foto) nella giornata del Made in Italy. Urso spiega: «Alimentazione, abbigliamento, arredo sono le tre voci principali del Made in Italy e dell'export. Identità e innovazione sono i binari che portano il Made in Italy in tutto il mondo. E, un altro elemento per portare l'identità italiana nel mondo, è l'internalizzazione». Ma per il ministro non ci si deve fermare qui. «Siamo diventati il quarto Paese per esportazione nel mondo, dopo Cina, Stati Uniti e Giappone». Tutto questo grazie all'«arte di saper fare» che rende l'Italia il «Paese del bello, buono e ben fatto». Ma accanto «alle tre A ne stiamo facendo crescere altre, per ampliare l'offerta produttiva del nostro Paese. Pensiamo all'aerospazio, all'economia della space economy, dove possiamo contare, alla blue economy del mare e degli oceani, all'impresa artistica e creativa, che è il vero nostro soft power. Pensiamo alla farmaceutica, che è il settore che cresce di più, sia come export che come produzione. C'è poi l'industria della difesa, per difendere la pace, l'indipendenza del nostro continente».

Una menzione al Sud: «Il Mezzogiorno è stato più resiliente ad affrontare la crisi e più flessibile e dinamico a individuare nuove

opportunità». E poi l'handicap strutturale: il costo dell'energia. «Insieme ad altri Paesi vogliamo sviluppare i reattori nucleari di nuova generazione, puliti e sicuri, per avere così una produzione energetica autonoma».

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