Bari - "Sono molto tranquillo e molto soddisfatto". Questa mattina il procuratore della Repubblica di Bari Antonio Laudati è stato ascoltato per quattro ore e mezza dalla I commissione del Consiglio superiore della magistratura. Al centro dell'incontro le accuse che gli ha rivolto l’ex pm barese Pino Scelsi in relazione al ruolo da lui svolto nell’inchiesta sulle escort a Palazzo Grazioli. Laudati si sarebbe difeso dalle accuse mossegli, senza preannunciare sue possibili dimissioni. Intanto, a Napoli, il gip Amelia Primavera ha ribadito l'incompetenza della procura partenopea respingendo l'istanza presentata dei pm: "Gli atti devono andare a Roma".
Laudati non si dimette Laudati avrebbe presentato ulteriore documentazione alla prima commissione del Csm che, sulla base dell’esposto di Scelsi e della sua audizione di lunedì scorso, dovrà decidere su un eventuale trasferimento d’ufficio del procuratore capo di Bari per incompatibilità ambientale. Laudati è indagato dalla procura di Lecce con le ipotesi di reato per abuso d’ufficio, favoreggiamento e tentata violenza privata.
L'incompetenza della procura di Napoli Nuovo "no" dal gip di Napoli.
La Primavera ha, infatti, respinto l’istanza presentata dai pm che hanno indagato sulla presunta estorsione ai danni del premier Silvio Berlusconi contro il trasferimento del fascicolo dalla procura di Napoli alla procura della capitale. "Gli atti del procedimento contro Tarantini-Lavitola - ha assicurato il gip di Napoli - saranno trasferiti a Roma".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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