La Polonia ha fatto sapere di star valutando l’eventualità di abbattere i missili nemici che dovessero volare verso il territorio della Nato. Chiaro il riferimento alla Russia. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, infatti, i missili lanciati da Mosca per colpire bersagli situati nel territorio di Kiev hanno più volte violato lo spazio aereo polacco. L’ultimo episodio è avvenuto poche ore fa, quando un ospite indesiderato del Cremlino è transitato nei pressi della città di Oserdow, seguito dai sistemi radar militari di Varsavia.
La decisione della Polonia
Le forze armate della Polonia hanno dichiarato di aver "osservato un'intensa attività aerea a lungo raggio della Federazione Russa, relativa ad attacchi aerei e missilistici su oggetti situati nel territorio dell'Ucraina", in conseguenza del quale "sono state avviate tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco". Un messaggio ancora più esplicito è arrivato dal vice ministro degli Esteri di Varsavia, Andrzej Szejna, che parlando alla radio RMF24 ha detto che il suo Paese starebbe valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato.
"All'interno della Nato si stanno analizzando vari concetti, tra cui quello di abbattere tali missili quando sono molto vicini al confine della Nato, ma questo dovrebbe avvenire con il consenso della parte ucraina e tenendo conto delle conseguenze internazionali, e poi i missili della Nato colpirebbero i missili russi al di fuori del territorio del Patto", ha affermato lo stesso Szejna nel bel mezzo delle crescenti tensioni tra Polonia e Russia.
In merito allo sconfinamento del missile russo sul territorio polacco, tra l’altro, il ministero degli Esteri della Polonia aveva convocato Sergey Andreyev, l’ambasciatore di Mosca a Varsavia. Quest’ultimo, chiamato in causa per chiarire la vicenda, non si è però presentato all’incontro. Andreyev ha detto di non essersi presentato perché "la parte polacca non ha fornito alcuna prova" di una presunta violazione dello spazio aereo del paese da parte di un missile russo. "L'ambasciatore della Federazione russa ... non si è presentato al ministero degli Esteri oggi per fornire spiegazioni sull'incidente riguardante un missile da crociera che ha violato lo spazio aereo il 24 marzo", aveva reso noto precedentemente il portavoce del ministero degli Esteri, Pawel Wronski.
Lo sconfinamento dei missili russi
Il problema dello sconfinamento dei missili russi in Polonia non è un problema nuovo. Da mesi, di tanto in tanto, si susseguono infatti presunte violazioni di questo tipo. Il territorio controllato da Varsavia è stato colpito da un missile nel novembre 2022, in un episodio verificatosi nei pressi della frontiera ucraina e costato la vita a due persone. I rapporti iniziali suggerivano che si trattasse di un missile russo, sollevando il timore che potesse innescare un conflitto più ampio, ma in seguito la Polonia e gli Stati Uniti hanno riferito che il missile era probabilmente un missile di difesa aerea ucraino che aveva fatto cilecca.
Nel dicembre 2023, un oggetto non identificato era entrato e uscito dallo spazio aereo polacco in concomitanza con un massiccio attacco condotto dalla Russia su gran parte dell'Ucraina. Il mistero era rimasto tale per qualche ora, fino a quando le autorità di Varsavia non hanno spiegato che l'ospite inatteso coincideva con un "missile russo".
In merito all’ultimo episodio, invece, il ministro della Difesa polacco, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, ha confermato la violazione dello spazio aereo del Paese avvenuta durante l'attacco russo.
"Se ci fosse stata una qualunque indicazione secondo cui l'oggetto era diretto verso un obiettivo in territorio della Polonia, naturalmente sarebbe stato abbattuto", ha dichiarato parlando con l'agenzia di stampa polacca Pap.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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