I Jet israeliani sorvolano Beirut durante i funerali di Nasrallah. Netanyahu blocca il rilascio dei prigionieri palestinesi

Torna a scaldarsi il fronte libanese: le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel nord e nel sud del Libano

I Jet israeliani sorvolano Beirut durante i funerali di Nasrallah. Netanyahu blocca il rilascio dei prigionieri palestinesi
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Una domenica di fuoco in Libano come in Cisgiordania. All'indomani di un nuovo rilascio di ostaggi israeliani, Israele è tornata a colpire il Libano in più punti. Intanto, Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il rilascio di centinaia di detenuti palestinesi è ritardato "fino a quando non sarà assicurato il rilascio dei prossimi ostaggi, e senza le cerimonie umilianti". La decisione è arrivata dall'ufficio del primo ministro a proposito del rilascio dei 620 prigionieri palestinesi, posticipato per diverse ore invece di avvenire subito dopo il rilascio di sei ostaggi sabato. Doveva essere la più grande liberazione in un giorno di prigionieri nella prima fase del cessate il fuoco a Gaza. Le autorità palestinesi hanno confermato lo stop "fino a nuovo avviso".

L'episodio che ha bloccato il rilascio dei detenuti palestinesi

A suscitare la reazione israeliana, non solo la solita consegna "show", ma un episodio verificatosi ieri dal palco di Nuseirat: l'ostaggio 22enne Omar Shem Tov è stato costretto da un cameraman di Hamas a baciare sulla testa due miliziani armati e col volto coperto dalla kefiah. Shem Tov, che aveva ricevuto l'ordine all'orecchio è dapprima rimasto basito per poi procedere, consapevole del teatrino in mondovisione a cui stava prendendo parte, senza potersi opporre, rischiando di far saltare la consegna.

La dichiarazione dell'ufficio di Netanyahu è arrivata dopo che oltre 600 detenuti erano già saliti sugli autobus per lasciare la prigione di Ofer, nel più grande rilascio in un solo giorno della prima fase dell'attuale cessate il fuoco a Gaza. Invece, ai detenuti è stato detto di scendere, il loro rilascio è sospeso a tempo indeterminato. Il governo israeliano non ha risposto alle domande sul ritardo nel rilascio dei prigionieri. Hamas ha accusato Israele di aver violato l'accordo di cessate-il-fuoco, con il portavoce Abdel Latif Al-Qanou che ha accusato Netanyahu di "temporeggiare deliberatamente".

Hamas ha accusato Israele di "mettere in serio pericolo l'intero accordo di tregua" dopo la decisione del governo israeliano. "Ritardando il rilascio dei nostri prigionieri, il nemico si comporta come un delinquente e mette seriamente in pericolo l'intero accordo" di tregua, ha dichiarato Bassem Naïm, un alto funzionario di Hamas, invitando i mediatori che hanno reso possibile l'accordo, "in particolare gli Stati Uniti", a "fare pressione sul nemico affinché applichi l'accordo e rilasci immediatamente questo gruppo di prigionieri".

Raid sul Libano meridionale

Torna a scaldarsi, dunque, anche il fronte libanese: le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l'esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico. Secondo l'esercito, l'attività di Hezbollah nel sito costituisce una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". Inoltre, le Idf affermano di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani". I media libanesi, inoltre, riportano la notizia di un nuovo attacco aereo israeliano nei pressi del villaggio di Brissa, nel distretto di Hermel, nel Libano settentrionale, a più di 130 chilometri dal confine israeliano.

Occhi puntati anche su Beirut, dove oggi si sono tenuti in differita i funerali dell'ex leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in un raid israeliano lo scorso settembre, e del suo successore, Hashem Saffieddine, ucciso una settimana dopo Nasrallah. Stamattina intanto è arrivato a Beirut il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Bagher Ghalibaf.

I media libanesi hanno riferito di attacchi mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato. "Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro", ha affermato l'agenzia di stampa nazionale ufficiale. Il ministro della Difesa Israel Katz conferma che alcuni aerei da combattimento israeliani hanno sorvolato la cerimonia funebre. Mentre i jet israeliani sorvolavano lo stadio di Beirut, la folla ha iniziato a urlare "Morte a Israele, rispondiamo alla tua chiamata, Nasrallah".

I funerali di Nasrallah

Decine di migliaia di persone sono radunate a Beirut per partecipare al funerale alla presenza del leader Naim Qassem. Le strade di Beirut sono intasate da auto cariche di sostenitori di Hezbollah in arrivo dalle roccaforti del movimento nel Libano meridionale e nella valle della Bekaa, riferiscono i media locali. Il funerale di Nasrallah e del suo successore si è svolto allo stadio Camille Chamoun Sports City, alla periferia della capitale, dove sono stati affissi poster giganti dei due leader. Lo stadio ha una capienza di circa 50.000 persone, ma gli organizzatori hanno installato migliaia di posti a sedere extra sul campo e molti altri all'esterno, dove i partecipanti potranno seguire la cerimonia su uno schermo gigante.

La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha promesso di continuare la "resistenza" a Israele, in un messaggio pubblicato in occasione dei funerali in Libano dell'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso a settembre da un attacco israeliano.

"Il nemico deve sapere che la resistenza contro l'usurpazione, l'oppressione e l'arroganza non finirà e continuerà fino al suo obiettivo finale", ha dichiarato Khamenei riferendosi a Israele, nemico giurato del potere iraniano e che non riconosce la sua esistenza come Stato.

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