Usa spostano sistema missilistico in Israele. Ferito un altro casco blu in Libano

Razzo di Hezbollah contro la Galilea, intercettato dalla difesa antimissile. A Teheran timore per la rappresaglia israeliana. Ordine ai palestinesi di lasciare il Nord della Striscia

Usa spostano sistema missilistico in Israele. Ferito un altro casco blu in Libano
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Continua la guerra su più fronti di Israele, anche nel giorno sacro dello Yom Kippur. Le Idf hanno condotto diversi raid aerei in Libano e Gaza, mentre le difese missilistiche hanno abbattuto razzi e droni sparati da Hezbollah in più attacchi durante la giornata. Le forze dell'Unifil si sono trovate di nuovo sulla linea di tiro: un altro casco blu è rimasto ferito e le strutture della missione Onu hanno riportato gravi danni. Intanto, gli Stati Uniti continuano a tentare di trovare una strada per arrivare alla stipula di un cessate il fuoco in Libano.

20:13 - Usa schierano sistema anti missile in Israele

Gli Usa preparano un nuovo scudo su Israele. Secondo Channel 12 News e Army Radio, Washington schiererà il sistema missilistico antibalistico THAAD in Israele. Fonti dell'esercito americano hanno fatto sapere che l'iniziativa fa parte dei preparativi per la prevista risposta israeliana al recente attacco missilistico dell'Iran. Secondo quanto riportato da Channel 12, il sistema sarà utilizzato dalle truppe americane sul suolo israeliano

19:55 - ISraele: durante lo Yom Kippur colputi 280 tra Libano e Gaza

Fonti dell'Idf hanno fatto spere che durante le operazioni di combattimento in Libano e Gaza nella giornata dell'importante festività ebraica dello Yom Kippur le forze armate hanno attaccato circa 280 "obiettivi terroristici" appartenenti sia a Hezbollah che Hamas. Tra questi obiettivi c'erano siti di infrastrutture terroristiche sotterranee, depositi di armi, centri di comando militare, cellule terroristiche e ulteriori siti di infrastrutture terroristiche.

19:52 - L'Idf: alcune città della Galilea dichiarate zone militari

Secondo quanto riporta il quotidiano Haaretz, le Idf hanno dichiarato che diverse città della Galilea occidentale sono state dichiarate zona militare chiusa.

18:30 - Nyt: "Hamas ha rinviato l'attacco del 7 ottobre per coinvolgere l'Iran"

Nuove indiscrezioni sull'attacco terroristico del 7 ottobre. Secondo il New York Times Hamas aveva originariamente pianificato di lanciare un grande attacco transfrontaliero contro Israele nell'autunno del 2022, ma lo ha rimandato al 7 ottobre 2023 nel tentativo di coinvolgere Iran ed Hezbollah. Il New York Times, che rivela il contenuto di alcuni dossier trovati nei covi di Hamas, scrive che per convincere Hezbollah, i leader dell'organizzazione di Gaza avevano citato la "situazione interna" di Israele come motivo principale per cui erano "costretti a muoversi verso una battaglia strategica". Secondo il Times, nonostante sentisse di avere il sostegno di Hezbollah e dell'Iran, Hamas ha concluso di dover lanciare l'attacco in solitaria prima che Israele dispiegasse un nuovo sistema di difesa aerea. Il gruppo avrebbe agito anche per bloccare l'iniziativa sostenuta dagli Stati Uniti per la normalizzazione delle relazioni tra Israele e Arabia Saudita.

17:30 - Tajani: "Aspettiamo le scuse di Israele"

Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia, a margine della Conferenza degli Enti locali del partito azzurro, a Perugia, è tornato sulla videnda e ha risposto con fermezza: "La situazione è molto delicata. Noi continuiamo ad avere garanzie dal governo di Israele che non ci saranno rischi per i nostri militari, ma quello che è accaduto è inaccettabile. Io lo dico e lo ripeto: i militari italiani non si toccano anche perché non sono terroristi di Hezbollah, sono donne e uomini che sono portatori di pace e stiamo garantendo in tutti i modi possibili la loro incolumità". "Adesso", ha aggiunto, "vedremo quali saranno i risultati dell'inchiesta del governo israeliano ha deciso di avviare per verificare cosa è successo esattamente, aspettiamo i risultati ma aspettiamo anche le scuse".

15.43 - Danni significativi alla base Unifil di Ramyah

Secondo un comunicato dell'Unifil, gli edifici della postazione di Ramyah, nel Sud del Libano, hanno riportato danni significativi a causa di esplosioni di un vicino bombardamento sempre la scorsa notte.

15.35 - Spari contro il quartier generale dell'Unifil: ferito un altro casco blu

Colpi di arma da fuoco contro il quartier generale della missione Unifil a Naqoura, nel sud del Libano, hanno ferito, la scorsa notte, un militare della missione. In un comunicato, Unifil si limita a indicare "attività militari in corso nei dintorni". "Non sappiamo ancora l'origine del proiettile. Il militare è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di un proiettile all'ospedale della missione Unifil ed è in condizioni stabili".

15.27 - Attacco israeliano a Barja: 4 morti e 14 feriti

Un bombardamento israeliano a Barja, paese a nord della città di Sidone e 38 chilometri a sud della capitale Beirut, ha provocato 4 morti e 14 feriti. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità pubblica libanese, definendolo un "bilancio iniziale" e facendo un appello alle donazioni di sangue. Si tratta del primo attacco dell'esercito israeliano contro questo villaggio dall'inizio del conflitto, un anno fa, tra il gruppo sciita Hezbollah e Israele.

15.05 - Unifil: "Rifiutiamo di lasciare le posizioni nel Sud del Libano"

"Le forze israeliane ci hanno chiesto di lasciare le nostre posizioni lungo la Linea Blu, dal confine fino a cinque chilometri dalla Linea Blu... ma c'è stata una decisione unanime per noi di restare, perché la bandiera delle Nazioni Unite deve sventolare in questa zona", ha dichiarato il portavoce della missione Onu Andrea Tenenti. Nelle regioni meridionali vi sono circa 10mila caschi blu che, nei giorni scorsi, sono finiti ripetutamente sotto attacco a parte dell'esercito dello Stato ebraico.

14.45 - L'annuncio dell'Iran: "Colpiti da cyberattacco anche gli impianti nucleari"

Ieri, l'Iran International ha riportato che Teheran avrebbe denunicato un massiccio cyberattacco. Il media ha citato l'ex segretario del National Virtual Space Center Abolhassan Firouzabadi, secondo cui "la quantità di attacchi informatici pesanti, che si sono verificati sui tre rami del governo, della magistratura e del parlamento, così come sull'industria nucleare, sono senza precedenti ed enormi. Durante gli attacchi è stata rubata una grande quantità di informazioni". Non è stata chiarita la data di questo presunto attacco cyber, tra i cui obiettvi vi sarebbero anche le reti di distribuzione e trasporto del carburante, le municipalità e i porti.

13.59 - Hezbollah rivendica lancio di droni contro Haifa

Il movimento terroristico libanese ha dichiarato di aver lanciato velivoli senza pilota contro la base militare di Haifa, nel Nord di Israele. Secondo quando riportato dalle forze israeliane, i droni erano due e sono stati entrambi abbattuti prima che entrassero nel territorio ebraico. In mattinata, gli Hezbollah avevano rivendicato un primo attacco con razzi contro la medesima installazione.

13.05 - Ospedale Ziv in massima allerta: pazienti sottoterra e richiesta di donazione di sangue

L'ospedale Ziv, nel Nord di Israele, si prepara a una "situazione sanguinosa" nel caso in cui le autorità israeliane decidessero di inviare un numero maggiore di truppe in Libano contro Hezbollah. "Siamo in una situazione di guerra da un anno, ma dopo l'ingresso dell'esercito in Libano i nostri servizi e tutto il personale sono pronti, purtroppo, per la prossima ondata di vittime", ha detto alla Cnn il direttore dell'ospedale, Salman Zarka. Tutti i pazienti, compresi i neonati del reparto maternità, sono stati trasferiti sottoterra e al personale medico è stato chiesto di donare sangue, se possibile, in modo da aumentare le scorte a disposizione

12.11 - Hamas: "A Jabalia massacro coperto dagli Usa"

I terroristi palestinesi hanno accusato Israele di aver compiuto "massacri" nel campo profughi di Gaza, definendo i raid delle Idf come "rappresaglia contro civili disarmati sotto copertura americana". In una dichiarazione diffusa da Al Jazeera, il gruppo islamista ha parlato di "genocidio criminale in corso contro il nostro popolo" e ha definito le azioni di Tel Aviv come "crimini nazisti" di "un'entità canaglia fastista assetata di sangue".

12.07 - Lanciati 30 razzi in 10 minuti da Hezbollah verso l'Alta Galilea

Stando a quanto riferito dalle Idf, i terroristi libanesi hanno lanciato una trentina i razzi tra le 12.15 e le 12.25 locali verso la zona di Metula, dove sono state attivate le sirene d'allarme. Secondo quanto riportato da Ynet, alcuni dei vettori sono stati intercettati dalle difese antimissile.

11.52 - Idf ordina evacuazione di 22 villaggi libanesi

L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di altri 22 villaggi del Libano meridionale di evacuare nelle aree a nord del fiume Awali. Lo riporta il Times of Israel.

11.07 - Raid israeliano su Jabalia: 22 morti

Le forze isrealiani hanno condotto diversi attacchi aerei nottuni contro il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo i soccorritori citati dalla Cnn, vi sarebbero 22 morti e un imprecisato numero di feriti e dispersi. I corpi sono delle persone rimaste uccise a seguito dei bombardamenti sono stati portati all'ospedale di al-Ahli Baptist.

10.43 - Idf ad abitanti del Sud del Libano: "Non tornate nelle vostre case"

Le forze israeliane hanno esortato gli abitanti delle regioni meridionali del Libano a non far ritorno nelle loro abitazioni a causa dei combattimenti in corso con gli Hezbollah. "L'Idf continua a prendere di mira i siti di Hezbollah all'interno o nelle vicinanze dei vostri villaggi. Non vogliamo compromettere la vostra sicurezza, pertanto, è vietato rientrare nelle vostre case fino a nuovo avviso", ha scritto su il portavoce militare in lingua araba Avichay Adraee. "Per favore, astenetevi dal dirigervi a Sud, chiunque si diriga a Sud potrebbe mettere la propria vita in pericolo. Vi informeremo quando sarà sicuro tornare nei villaggi e nelle città".

10.02 - Tajani: "Attacco Unifil inaccettabile, aspettiamo risultati inchiesta"

Intervenendo alla festa de Il Foglio, Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito "inaccettabile" l'attacco israeliano alle basi Unifil e ha dichiarato che "vogliamo sapere se si tratta di una scelta politica o dei militari sul campo". "Israele ha deciso di aprire una inchiesta sull'attacco alla base Unifil e aspettiamo di conoscere i risultati", ha aggiunto il vicepremier, affermando che i messaggi arrivati alla nostra ambasciata e al governo da parte dello Stato ebraico sono incoraggianti e che Tel Aviv ha dato la "massima garanzia che le nostre truppe non sarebbero state oggetto di un attacco".

9.26 - Sirene antimissile attive in Galilea

Sirene sono risuonate nella Galilea Centrale e Superiore, nel Nord di Israele, in particolare a Eilabun, Massad, Tafahot, Margaliot e Nazareth. Le Idf hanno riferito che un razzo sparato dal Libano è stato intercettato.

9.09 - Beirut: "60 morti e 168 feriti in raid israeliani"

Il governo libanese ha dichiarato che gli attacchi aerei israeliani delle ultime 24 ore hanno causato 60 morti e 168 feriti. Secondo quanto riferito, i bombardamenti si sarebbero concentrati nelle regioni Sud del Paese dei cedri, nei quartieri meridionali di Beirut e nella Valle della Bekaa.

8.03 - Cnn: Iran teme la rappresaglia di Israele

Secondo fonti informate riportate dalla Cnn, il governo dell'Iran è impegnato in un "intenso e urgente" lavoro diplomatico con gli altri Paesi del Medio Orinte per cercare di limitare la risposta israeliana all'attacco missilistico del 1° ottobre. Pare che l'obiettivo di Teheran sia almeno quello di proteggere la capitale. La preoccupazione della Repubblica islamica deriverebbe dall'incertezza sulla possibilità che gli Stati Uniti convincano Tel Aviv a non colpire i siti nucleari e gli impianti petroliferi iraniani. Il presidente Joe Biden ha già chiesto al premier Netanyahu di non attaccare questi siti e anche gli alleati di Washington nel Golfo hanno espresso preoccupazione per un possibile raid delle Idf contro le riserve di oro nero degli ayatollah, perché potrebbero avere un impatto negativo sull'economia e sull'ambiente nell'intera regione.

7.25 - Idf ordina l'evacuazione del Nord di Gaza

Le forze armate israeliane hanno ordinato ai residenti della zona Nord della Striscia di Gaza di evacuare, spostandosi verso Sud. Il portavoce militare in lingua araba Avichay Adraee ha scritto su X che "l'area designata" e nota come D5, "compresi i rifugi ivi situati, è considerata una zona di combattimento pericolosa. L'area deve essere evacuata immediatamente attraverso Salah El-Din Street verso la zona umanitaria. L'Idf sta lavorando in modo molto aggressivo contro le organizzazioni terroristiche e continuerà a farlo per molto tempo".

7.12 - Nicaragua: "Stop a relazioni con Israele, governo fascista e genocida"

Il Nicaragua ha annunciato l'interruzione dei suoi rapporti diplomatici con Israele, definendo l'esecutivo guidato da Benjamin Netanyahu "fascista e genocida". La decisione è stata presa dal presidente Daniel Ortega, molto critico nei confronti della guerra dello Stato ebraico a Gaza. Il Paese centroamericano ha già interrotto i legami con Tel Aviv nel 1982 e nel 2010.

6.45 - Gli Hezbollah rivendicano un attacco contro Haifa

Il media affiliati al gruppo terroristico libanese hanno affermato che gli Hezbollah hanno lanciato una raffica di razzi contro una base militare israeliana a Sud di Haifa. Non sono però suonate sirene antimissile e il Comando del fronte interno delle Idf non ha segnalato alcun attacco.

04.50 - Premier irlandese Harris: "Israele si fermi"

Il primo ministro irlandese Simon Harris ha esortato lo Stato ebraico a prestare attenzione alle "preoccupazioni della comunità internazionale" e a non ripetere gli attacchi contro le forze di pace delle Nazioni Unite nel sud del Libano. "Israele deve smettere di sparare contro le forze di pace delle Nazioni Unite in servizio presso l'Unifil in Libano", ha dichiarato in una nota.

03.45 - Cuba condanna gli attacchi contro la missione Unifil

Il governo dell'Avana si è unito al coro di condanne espresse dalla comunità internazionale per i recenti attacchi delle Idf contro le postazioni della missione Unifil nel Sud del Libano. "In una nuova violazione della carta dell'organizzazione delle Nazioni Unite e del diritto internazionale umanitario, l'esercito israeliano attacca le posizioni dell'Unifil", ha scritto su X il ministro degli Esteri dell'isola, Bruno Rodrìguez, che ha chiesto anche l'immediata cessazione delle azioni ostili dell'esercito ebraico nei confronti dei caschi blu.

02.43 - Blinken: "Lavoriamo per soluzione diplomatica in Libano"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha espresso la sua speranza in una soluzione diplomatica in Libano e alla prevenzione di un conflitto più ampio, oltre al sostegno agli sforzi del fragile governo di Beirut di imporsi sugli Hezbollah. Il numero due della Casa Bianca ha anche ribadito il diritto di Israele a difendersi, ma si è detto preoccupato per il peggioramento della situazione umanitaria. "Abbiamo tutti un forte interesse nel cercare di contribuire a creare un ambiente in cui le persone possano tornare alle loro case, alla loro sicurezza e protezione, e i bambini possano tornare a scuola", ha dichiarato Blinken dopo un vertice dell'Asia orientale in Laos.

"Quindi Israele ha un chiaro e legittimo interesse a farlo.Il popolo libanese vuole la stessa cosa. Crediamo che il modo migliore per arrivarci sia attraverso un’intesa diplomatica, su cui stiamo lavorando da tempo".

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