
Questa notte i caccia francesi Mirage hanno ricevuto il battesimo del fuoco nei cieli ucraini. Con loro erano gli F-16 forniti dalle altre potenze della Nato che hanno risposto all'appello di Volodymyr Zelensky per proteggere lo spazio aereo dell'Ucraina che è ancora esposto alla minaccia dei missili di Mosca. Segno la che guerra, nonostante gli "accordi" tra la Casa Bianca e il Cremlino, prosegue.
A rendere nota l'informazione è stata la stessa Aeronautica militare delle Forze armate dell'Ucraina, che in un messaggio su Telegram ha scritto "Vale la pena notare che i caccia francesi, arrivati in Ucraina solo un mese fa, hanno preso parte per la prima volta alla risposta a un attacco aereo nemico". Così, per la prima volta, i caccia promessi e consegnati da Parigi sono decollati in scramble per intercettare le minacce aeree lanciate da Mosca. Si parla di almeno 67 missili da crociera aviolanciabili del tipo "Kalibr", "Kent" e "Kodiak", di missili balistici e antiaerei del tipo S-300, e di almeno 200 droni kamikaze.
Un attacco per fare pressione su Zelensky
Secondo le forze di difesa aerea ucraine almeno 100 droni e 34 missili sono stati abbattuti con l'ausilio dei sistemi di difesa ma, specialmente, dai piloti da caccia che a bordo dei caccia hanno intercettato i missili da crociera per abbatterli nella loro "corsa" sull'obiettivo.
L'attacco su larga scala lanciato dai russi ha preso di mira le infrastrutture energetiche dell'Ucraina, hanno spiegato i funzionari di Kiev. E probabilmente si è trattato di una prova di forza per ricordare al presidente ucraino Volodymyr Zelensky quali sono le conseguenze di un posticipo dei negoziati. "La Russia sta cercando di danneggiare i comuni ucraini colpendo gli impianti di produzione di energia e gas, senza abbandonare il suo obiettivo di lasciarci senza luce e calore e causare il danno maggiore ai comuni cittadini", ha dichiarato il ministro dell'energia ucraini Halushchenko. Esaurendo la capacità di generare elettricità e interrompendo le forniture essenziali di riscaldamento e acqua, i russi puntano ad "erodere il morale dei civili", spiegano i funzionari ucraini hanno accusato la Russia di aver sempre tentato di "militarizzare l'inverno".
Per questo risorse militari fornite dall'Occidente come i caccia Mirage 2000 e gli F-16 Fighting Falcon, non possono essere considerate dei game changer ma sono ancora essenziali per mantenere l'equilibrio e non consentire al Cremlino una posizione di forza maggiore di quella già ottenuta.
Il ruolo dei caccia forniti dall'Occidente
I caccia del tipo Dassault Mirage 2000 forniti dalla Francia, estremamente attiva nel perseguire la difesa dell'Ucraina; e gli F-16 Fighting Falcon di produzione statunitense forniti da diversi paesi europei, al tempo si parlò di Danimarca, Paesi Bassi, Belgio e Norvegia come fornitori non ufficiali; sono jet da combattimento di 4ª generazione e 4ª generazione avanzata che, al fianco dei MiG e dei caccia della famiglia Sukhoi superstiti della Forza aerea ucraina, possono contribuire efficacemente alla difesa dello spazio aereo ucraino per prestazioni, sistemi radar/elettronici e sistemi d'arma.
Consentendo ai piloti che portano in aria lo scudo celeste con il tridente giallo, stemma dei principi Rjurikidi e della Rus’ di Kiev, di continuare a difendere i cieli, le città e le infrastrutture critiche dell'Ucraina dopo tre anni di conflitto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.