I riflettori sono puntati sulla centrale di Zaporizhzhia. Che cosa accadrà all'impianto nucleare situato nel sud dell'Ucraina e occupato dalle forze russe dallo scorso marzo? I governi di Kiev e Mosca si stanno accusando da giorni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato di essere in possesso di alcune informazioni riservate secondo cui l'esercito russo avrebbe posizionato oggetti simili ad esplosivi sul tetto del sito, forse per simulare un attacco. Nei giorni scorsi, invece, il Cremlino ha scritto una lettera all'Onu esprimento preoccupazione per la situazione della centrale e chiedendo di prevenire attacchi da parte dell'Ucraina.
La rivelazione di Zelensky
"Abbiamo informazioni dalla nostra intelligence che l'esercito russo ha collocato oggetti simili a esplosivi sul tetto di diverse unità di potenza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Forse per simulare un attacco", ha scritto su Twitter Zelensky, affermando che "in ogni caso il mondo vede, non può non vedere, che l'unica fonte di pericolo per la centrale nucleare di Zaporizhzhia è la Russia e nessun altro".
Il leader ucraino cita spesso l'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka e, accusando Mosca di quell'attacco, teme che i russi possano fare qualcosa di simile anche a Zaporizhzhia. "Sfortunatamente, non c'è stata una risposta tempestiva e su larga scala all'attacco terroristico alla centrale idroelettrica di Kakhovka. E questo potrebbe incitare il Cremlino a commettere nuovi mali. È responsabilità di tutti nel mondo fermarlo, nessuno può farsi da parte, poiché le radiazioni colpiscono tutti", ha aggiunto.
Now we have information from our intelligence that the Russian military has placed objects resembling explosives on the roof of several power units of the Zaporizhzhia nuclear power plant. Perhaps to simulate an attack on the plant. Perhaps they have some other scenario. But in… pic.twitter.com/RWbykc72cL
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) July 4, 2023
La sicurezza della centrale di Zaporizhzhia
L'ipotesi paventata da Zelensky, un attacco volontario di Mosca contro la centrale nucleare, è realistica, ma potrebbe anche essere utilizzata come narrazione per alzare la pressione dei partner occidentali su Mosca. Per suffragare la paura di un'escalation atomica gli ucraini ricordano tuttavia che - ed è la loro versione - la diga di Kakhovka sarebbe stata distrutta per evitare l'avanzamento delle truppe di Kiev al di là del Dnipro, e che, dunque, il rilascio di eventuali radiazioni dall'impianto limiterebbe le azioni "verso est" degli ucraini, impedendone ogni progresso sul campo.
Ipotesi e probabilità che si scontrano nelle accuse incrociate che si stanno rivolgendo Ucraina e Russia. Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito che la Russia potrebbe preparare una provocazione presso la centrale "nel prossimo futuro". Lo scorso 20 giugno, Zelensky aveva annunciato, citando altri dati di intelligence, che Mosca stava considerando un attacco terroristico contro l'impianto attraverso una fuga di radiazioni. Alcuni giorni dopo, il capo dell'intelligence militare ucraina aveva dichiarato al New Stateman che la Russia aveva completato i preparativi per l'attacco.
Mosca accusa Kiev
Dall'altro lato la Russia punta il dito contro l'Ucraina. Il rappresentante permanente della Federazione russa presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, in una riunione del Consiglio di Sicurezza, convocata su iniziativa della Federazione russa per discutere della fornitura di armi a Kiev, è stato chiaro: "Abbiamo diffuso come documento del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite una lettera che conferma ancora una volta, sullo sfondo delle continue insane insinuazioni da parte dei rappresentanti del regime di Kiev, che non abbiamo intenzione di far saltare in aria questa stazione sotto il nostro controllo, e invitando il Segretario generale delle Nazioni Unite e la comunità internazionale a costringere Kiev ad astenersi dalle provocazioni contro l'impianto di Zaporizhzhia".
Nella lettera che Mosca ha inviato all'Onu, si legge che un eventuale incidente alla centrale nucleare porterebbe a terribili conseguenze, anche per Russia e Bielorussia, "così come per l'intero continente e, probabilmente, per il mondo". Nebenzya ha sostenuto che Kiev non è in grado di "tornare in sè e smettere di minacciare la centrale nucleare", cosa che "solleva preoccupazioni estremamente serie sul fatto che le sue accuse provocatorie contro la Federazione russa non siano altro che una cortina fumogena per coprire i preparativi per un vero incidente alla centrale di Zaporizhzhia".
Nelle scorse ore, intanto, il consigliere del direttore generale di Rosenergoatom, l'agenzia atomica russa, Renat Karchaa, ha dichiarato
che le forze armate ucraine tenteranno di attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia "mercoledì notte 5 luglio" usando "armi ad alta precisione e droni kamikaze". La tensione è sempre più alta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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