"Fanno giustiziare i soldati". Il report che inchioda i russi

Il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha parlato di report in cui si evidenzia come i russi uccidano i propri soldati che non obbediscono agli ordini

"Fanno giustiziare i soldati". Il report che inchioda i russi
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In Ucraina per adesso il fronte dove si sta combattendo maggiormente è quello di Avdiivka, nella parte sud orientale del Paese. Si tratta di una località strategica, situata non lontano da Donestk e da quella che fino al febbraio 2022 ha rappresentato la linea di demarcazione tra i territori in mano a Kiev e quelli in mano alle repubbliche filorusse. Qui i soldati di Mosca hanno preso in mano l'iniziativa alcune settimane fa, nel tentativo di far distrarre forse ucraine da altri fronti e provare ad avanzare.

Gli ucraini hanno respinto gran parte delle offensive russe e secondo l'Institute for the Study of War (Isw) i russi stanno subendo gravi perdite. Non si tratta però solo di soldati uccisi in battaglia, ma anche di membri dell'esercito giustiziati dai propri comandanti. A rivelarlo è stato John Kirby, portavoce del consiglio di sicurezza nazionale Usa.

Le parole di Kirby sui soldati giustiziati

Sui social, e in particolare su Telegram, nei giorni scorsi era stata diffusa la voce secondo cui i russi avrebbero ucciso propri soldati colpevoli di non aver obbedito agli ordini. In particolare, nei momenti di massima concitazione dei combattimenti ad Avdiivka, alcuni soldati avrebbero deciso di non proseguire nelle avanzate per evitare di essere esposti al fuoco ucraino.

Ci sarebbero infatti diverse posizioni, all'interno del fronte attualmente conteso, particolarmente scomode per i russi. Tuttavia, l'esercito di Mosca avrebbe optato per usare il pugno di ferro contro i propri soldati, uccidendo quindi chiunque avesse trasgredito agli ordini dei superiori. Nelle scorse ore su queste indiscrezioni è intervenuta direttamente la Casa Bianca.

"Abbiamo informazioni - ha dichiarato da Washington, durante una conferenza con i giornalisti, John Kirby - che l'esercito russo ha effettivamente giustiziato soldati che si rifiutavano di eseguire gli ordini". Una pratica che i vertici dell'esercito russo avrebbero "promesso" di applicare anche in casi di futuri ammutinamenti sul fronte di Avdiivka. "Abbiamo anche informazioni - ha infatti proseguito Kirby - secondo cui i comandanti russi minacciano di giustiziare intere unità se cercano di ritirarsi dal fuoco dell'artiglieria ucraina. Tutto questo è riprovevole".

Come sta procedendo la battaglia di Avdiivka

Non è la prima volta che emergono storie del genere. Nei mesi scorsi simili casi sono stati registrati a Bakhmut, teatro di una delle battaglie più sanguinose della guerra in Ucraina. In alcuni video sono stati mostrati disertori legati e bendati, costretti ad ammettere i propri propositi e poi colpiti con dei martelli alla testa. I casi in questione però hanno riguardato i gruppi della compagnia Wagner, ben prima della morte del leader Evgenji Prigozhin.

Il fatto che adesso ad applicare simili pratiche sia l'esercito regolare, è segno delle difficoltà che le forze di Mosca stanno incontrando ad Avdiivka. Media ucraini hanno parlato di almeno 900 soldati russi morti ogni giorno dal 10 al 20 ottobre, con il picco di almeno 1.400 soldati uccisi soltanto nella giornata del 20.

Il portavoce del gruppo militare ucraino “Tavriisk”, il colonnello Oleksandr Shtupun, ha dichiarato a Isw che dal 10 ottobre in poi i morti russi sarebbero almeno 5.000, con 400 loro veicoli catturati o distrutti. Cifre al momento non confermate da altre fonti.

Ad ogni modo, anche ad Avdiivka, esattamente come a Bakhmut, la battaglia ha preso i connotati di una guerra di attrito. Sono infatti numerose le perdite anche tra le fila dell'esercito ucraino. I russi hanno guadagnato terreno nei primi giorni di offensiva, senza tuttavia sfondare.

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