Il generale Valery Zaluzhny è stato rimosso dalla carica di comandante in capo delle forze armate ucraine da Volodymyr Zelensky. La notizia era nell’aria da giorni, visto che da settimane si parlava dei dissidi tra le due figure. L’ufficialità è arrivata soltanto adesso, con il presidente dell’Ucraina che ha comunicato l’esautorazione di Zaluzhny con un post su X senza tuttavia parlare esplicitamente di licenziamento. "Ho incontrato il generale Valerii Zaluzhnyi e l'ho ringraziato per i due anni in cui ha difeso l'Ucraina", ha scritto il capo di Stato di Kiev, sostenendo di aver discusso con il diretto interessato della decisione di cambiare approcci militari e strategie sul campo.
La rimozione di Zaluzhny
Zelensky ha spiegato di aver parlato con Zaluzhny "del rinnovamento che serve alle Forze armate ucraine, abbiamo anche discusso su chi potrebbe far parte della leadership rinnovata delle Forze Armate ucraine". "Il momento per un tale rinnovamento è adesso", ha affermato il presidente, che dice di "aver proposto al generale Zaluzhnyi di restare nella squadra". "Vinceremo sicuramente!", ha quindi concluso il leader ucraino.
La risposta di Zaluzhny non è tardata ad arrivare. Sul suo canale Telegram ha scritto che è stata presa "una decisione sulla necessità di cambiare approcci e strategia. Il comandante ha definito "importante e seria la conversazione" avuta con il presidente.
Sebbene il generale sia una delle persone più conosciute in Ucraina, grazie al ruolo chiave giocato nello smorzare l’attacco russo iniziale quasi due anni fa, e sia visto come un potenziale rivale politico di Zelensky, negli ultimi mesi la sua immagine si è deteriorata in alcune parti del Paese. Zaluzhny, oltre che con il leader ucraino, ha avuto anche tensioni con Washington, dopo che lui e i capi militari americani si erano trovati in disaccordo su come condurre la controffensiva contro Mosca dello scorso anno.
Secondo quanto riportato dal sito Politico, Zelensky avrebbe informato la Casa Bianca della volontà di rimuovere Zaluzhny. Gli Stati Uniti avevano però dichiarato pubblicamente che avrebbero lasciato tali decisioni a Kiev. "Siamo stati chiari, semplicemente non ci faremo coinvolgere in quella particolare decisione. Lo abbiamo indicato direttamente al presidente ucraino", aveva detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Quella decisione, ovvero la rimozione di Zaluzhny, è alla fine arrivata. "Penso che fosse attesa da tempo", ha detto una persona vicina all'ufficio di Zelensky.
La decisione di Zelensky
Come detto, è impossibile ignorare il fondamentale contributo avuto da Zaluzhny nei primi giorni della guerra. Il generale ha spostato unità sotto equipaggiate sul campo di battaglia per smorzare il massiccio assalto russo verso Kiev, e ha tenuto lontane le forze di Mosca abbastanza a lungo da consentire l’arrivo degli aiuti occidentali. Ha poi guidato le forze ucraine verso una straordinaria controffensiva alla fine del 2022 terminata con la riconquista di ampie aree di territorio.
In seguito sono emersi dissidi tra il governo ucraino e Zaluzhny. Per mesi, i forti disaccordi sullo stato della guerra tra il presidente e il generale si sono riversati all’attenzione del pubblico, riflettendo l’accresciuta tensione a Kiev per il fallimento della controffensiva dello scorso anno e la diminuzione delle scorte di armi e munizioni.
Zaluzhny è stato criticato anche per non aver
completato la trasformazione dell'esercito ucraino in una forza di tipo occidentale, per non aver migliorato la logistica e per non aver allontanato le truppe dalla linea del fronte per consentire loro di riposare e recuperare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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