Antonello Mosca
L'arrivo del caldo, specialmente nelle grandi città, porta con sé una serie di conseguenze, alcune piacevoli, altre un po' meno. Si abbandonano gli abiti più pesanti, si sta all'aria aperta più tempo, le finestre di casa si aprono. Ma se l'afa prende il sopravvento allora le notti diventano da incubo e anche le più comuni azioni quotidiane diventano una fatica. Per non parlare dello stato di disagio che il caldo e l'umidità arrecano soprattutto a bambini e ad anziani. Ecco perché installare un buon climatizzatore è assolutamente di fondamentale importanza. In commercio ne esistono davvero di ogni tipo e per ogni tasca, ma per riuscire a uscire dal dedalo di split, unità esterne, unità interne, apparecchi monoblocco, soluzione fisse o portatili, forse occorre fare un minimo di chiarezza. Impianto fisso. Adatto a spazi superiori a mq 40, è la soluzione ideale per rinfrescare e purificare più ambienti. Si compone di una o più unità interne, dette anche split che, posizionati a parete, a soffitto o a pavimento, aspirano l'aria, la deumidificano, la raffreddano e la reimmettono nell'ambiente e di un'unità esterna chiamata compressore, che scarica il calore e l'umidità fuori dalla casa. Si tratta di una soluzione completa e molto efficiente che richiede però alcuni piccoli lavori di muratura per collegare i vari elementi. Se la casa è in fase di ristrutturazione, una valida alternativa è quella di scegliere un modello dotato anche di pompa di calore che d'inverno lo trasforma in apparecchio per il riscaldamento. Un consiglio: se la vostra scelta ricade su un impianto a più unità interne (multisplit) forse conviene chiedere a Enel il potenziamento della capacità energetica del vostro contratto di elettricità, aumentandolo dai tradizionali 3 kW ai 4,5 kW.
Apparecchi portatili. Sono consigliabili soprattutto per ambienti piccoli fino a mq 40, per chi abita in una casa in affitto o per chi non ha il tempo di effettuare opere murarie. Ne esistono di due tipi: quelli monoblocco con il compressore incorporato che risultano però abbastanza rumorosi e quindi non adatti ad esempio per le ore notturne. Molto semplicemente il tubo del climatizzatore si porta all'esterno da una finestra socchiusa. Più silenziosi e potenti i monosplit, anche questi su ruote che hanno il compressore separato da installare all'esterno dell'abitazione.
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