Venezia - Scontri tra manifestanti dei centri sociali e poliziotti si sono verificati poco fa a Venezia, dopo la partenza del corteo anti-Lega. Davanti al Ponte degli Scalzi (vicino alla stazione) il corteo, con un in testa Beppe Caccia ed altri consiglieri comunali che tenevano le mani alzate, ha cercato di forzare il cordone di polizia, formato da tre file di agenti in assetto antisommossa. A quel punto sono iniziati gli scontri: la polizia ha effettuato una carica di alleggerimento, i manifestanti hanno risposto usando le aste di bandiere e striscioni.
Almeno sette i feriti Sono sette al momento i feriti degli scontri avvenuti (sei tra agenti e carabinieri, più un manifestante), anche se per un computo definitivo è ancora presto; la maggior parte degli agenti e dei militari è ancora in servizio. Quattro poliziotti sono ricorsi alle cure mediche, uno colpito da un fumogeno lanciato a mano dal fronte dei manifestanti. Dei quattro, due sono rimasti in osservazione probabilmente per intossicazione da fumo. Feriti per lo stesso motivo anche due carabinieri, sembra in modo non grave. Sul fronte opposto, è finito a terra dopo una manganellata il consigliere comunale dei Verdi Beppe Caccia, portato a sua volta in ospedale per essere medicato. È probabile che altri manifestanti siano rimasti leggermente contusi, ma che abbiano scelto di non ricorrere alle cure mediche.
Bloccata la stazione di Santa Lucia Subito dopo gli scontri, alcune centinaia di manifestanti dei centri sociali si sono riversati sui binari della Stazione ferroviaria di Venezia, occupando i binari.
Era sembrato che il corteo si sciogliesse, invece i manifestanti si sono ricompattati all’interno della stazione di Santa Lucia e si sono posizionati sui binari. Secondo quanto si è appreso, Trenitalia ha subito fermato i treni a Mestre per non gravare lo scalo veneziano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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