
La colpa è tutta del bisnonno Michele, reduce della Grande Guerra. È stato lui, seppur indirettamente, a convincere l'allievo Marco Guerini Rocco a entrare nella scuola militare Teulié dell'Esercito italiano. Ieri mattina all'Arco della Pace la cerimonia di giuramento con gli allievi del corso «Platone III», alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il generale di Corpo d'armata Carmine Masiello e del comandante per la Formazione, il generale Carlo Lamanna. Al termine dell'allocuzione del colonnello Antonio Calligaris, Comandante della Scuola e di fronte alla Bandiera decorata di Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito, i 75 allievi hanno pronunciato il loro «Lo giuro». Oggi, li ha accolti Masiello, «entrate nella grande famiglia dell'Esercito, una famiglia amata dalla Nazione, rispettata per la sua dedizione, le sue elevate professionalità e competenze e per lo spirito di sacrificio».
Parole che a Guerini hanno ricordato quelle del bisnonno, «i racconti incredibili sulle sue esperienze che la mia famiglia riportava, facendomi riflettere sui valori che hanno condotto quelli che non erano solo uomini, ma veri e propri eroi che mi hanno lasciato nella mente il desiderio che ora sono riuscito a realizzare: diventare un militare e condividere gli stessi onori e valori che un tempo hanno guidato giovani italiani alla difesa del proprio Paese».
La sua è una storia come tante. Nasce a Spino d'Adda, in provincia di Cremona, in una famiglia come tante. Frequenta il liceo scientifico Racchetti da Vinci di Crema, ma non è fatto per stare (solo) tra quattro mura. Marco ama la montagna e la palestra. In una parola: gli piace la sfida. E così decide di entrare alla Teulié e di prepararsi per il test di ingresso. «L'ho fatto per tutta l'estate dell'anno scorso - racconta - Nello specifico ho dedicato i mesi di giugno e luglio alla corsa, essendo il mio punto debole. Per quanto riguarda invece le prove di cultura generale, ho acquistato un libro con una banca dati che ho usato tutto l'anno per prepararmi. La prova che più di tutte suscita sconforto è quella dello psicologo: il mio consiglio è di tenere i nervi saldi e rimanere se stessi. Attualmente è in corso il bando per l'ammissione al prossimo corso delle Scuole militari, un passaggio fondamentale per chi vuole intraprendere questa carriera».
Marco supera il test ed entra così alla Teulié. Certo, gli mancano le comodità domestiche, ma in breve tempo lega con i pari corso che aiuta e dai quali viene sostenuto nei momenti di sconforto. Lo studio si alterna alle lezioni e alle attività extra: «Terminata la scuola, il lunedì e il giovedì, durante il pomeriggio gli allievi hanno la possibilità di praticare atletica, nuoto, equitazione e perfino scherma. Inoltre, si ha l'opportunità di partecipare a conferenze che la scuola regolarmente tiene all'interno della sua aula magna e che danno la possibilità di incontrare personaggi di rilievo in diversi ambiti, da quello politico a quello sportivo, permettendo agli allievi di incuriosirsi e scoprire realtà nuove che potrebbero, in futuro, costituire la loro occupazione».
Sacrificio e fratellanza sono le parole chiave. Così come la consapevolezza di partecipare a un'opportunità unica: «Impari a superare i tuoi limiti, a diventare più disciplinato e a lavorare in squadra. Ti prepari a un ambiente rigoroso dove ogni giorno conta. Hai una formazione solida che può aprirti molte porte sia nel settore militare che in quello civile».
Ora per Marco è arrivato il momento di giurare fedeltà alla Repubblica italiana: «È il mio impegno per servire con onore e dedizione la mia Patria, rispettando i suoi valori e difendendo la sua dignità. È un passo importante che sancisce la mia devozione verso il mio Paese e la sua gente».
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