Icone di ieri e di oggi per l'innocenza vestita e tinte forti

Lucia Serlenga

«Ogni felicità è una forma d'innocenza» diceva Marguerite Yourcenar e lo ha dimostrato ieri la nuova anima romantica e leggera della collezione Diesel Black Gold disegnata da Andreas Melbostad. «Fonte d'ispirazione sono state le immagini delle fanciulle ritratte da David Hamilton» spiega il designer raccontando la svolta femminile di un mondo percepito finora come utility e military. In passerella una freschezza sorprendente che aleggia su corsetti, abiti lingerie, piccoli reggiseni costruiti e compatti. I dettagli militari ci sono ancora ma certo a prevalere sono le tipiche allacciature da corsetteria che diventano filo conduttore di stivali stringati, di pantaloni paracadute, abitini con tenere sovrapposizioni di volant in pizzo sangallo e di anfibi in tela, secchielli di pelle con frange e borchie. Persino i mitici jeans mostrano un volto se si può dire più intimista incorporando pezzi ispirati ai corsetti mentre. Una nuova femminilità, aggraziata e forte si delinea anche nei colori che dal bianco arrivano a un bellissimo nude passando per l'immancabile nero.

Tinte perfette per sottolineare la forza di carattere di queste ragazze candidate probabilmente a diventare donne icona, come quelle presentate da Tod's nella suo allestimento al Pac: Lauren Hutton, Brigitte Bardot, Ali McGrow, Pat Cleveland celebrate su magnifiche foto in bianco e nero e la top model Natasha Poli in carne e ossa a dimostrare come la moda proposta dal brand di Diego Della Valle abbia i sacri crismi di un concetto senza tempo: fuori dalle tendenze, ma saldamente ancorata ai valori. In pratica biker e peacot in pelle pregiata lavorata con straordinaria perizia, ma anche giacche, mini abiti e shorts, tutti profilati da infilature, frange in nappa e camoscio. Le borse, anche queste iconiche, vedono declinato nella versione maxi righe il modello Wave in camoscio e pitone. Fra le scarpe che da sempre sono un fortissimo punto d'orgoglio della maison, il mocassino, timeless ovviamente, ma fortemente attuale nell'edizione in pelle metallizzata.

Le icone di oggi per Elisabetta Franchi devono trovare una fonte d'ispirazione nelle indimenticabili protagoniste di Cercasi Susan disperatamente, film del 1985 con una straordinaria Madonna e la soap opera americana Dinasty.

«Mandatemi le modelle più curvy del pianeta» ha invocato con tempra tutta bolognese la stilista desiderosa di comunicare con la sua collezione i perfetti ingredienti per allestire l'immagine degli anni Ottanta: una forte personalità, il decorativismo all'eccesso con collanone e maxi orecchini, le spalle scoperte e sempre in evidenza, la fluidità dei pantaloni palazzo. Fra i pezzi più belli applauditi anche da Dita von Teese, Amanda Lear e Simona Ventura, l'insieme di lunga gonna plissé indossata con un maxi pullover ricoperto di paillette.

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