Immigrati e polemiche Mantovano lascia incarico di sottosegretario

Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha rassegnato le dimissioni dopo la scelta - da lui avversata - di inviare altri 1400 immigrati nel centro di Manduria (Taranto). Si dimette anche il sindaco della cittadina. Accordo Stato-Regioni: profughi in tutta Italia

Immigrati e polemiche 
Mantovano lascia 
incarico di sottosegretario

Roma - Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha deciso di rassegnare le dimissioni. La decisione, legata alle polemiche relative al numero di immigrati previsti per la tendopoli di Manduria, è stata presa dopo la notizia che la prima nave passeggeri che trasferirà gli immigrati da Lampedusa porterà a Taranto, e poi a Manduria, oltre 1.400 persone. Nei giorni scorsi Mantovano in consiglio comunale a Manduria aveva annunciato, su indicazione del ministro dell’Interno, Maroni, che la tendopoli avrebbe ospitato 1500 immigrati irregolari. Ad oggi erano già oltre 1.300 gli immigrati assistiti a Manduria. La Puglia ospita già tre centri per richiedenti asilo e due Centri di identificazione ed espulsione.

Si dimette anche il sindaco di Manduria Anche il primo cittadino di Manduria, Paolo Tommasino (Pdl), ha rassegnato le proprie dimissioni. Le ha consegnate nelle mani del sottosegretario Mantovano. Tommasino si era recato a Roma per incontrare il ministro Maroni e discutere dei problemi legati alla presenza, sul proprio territorio, della tendopoli per accogliere gli immigrati.

Profughi, accordo tra Stato e Regioni La notizia, tanto attesa, è arrivata in serata. L'incontro tra governo e Regioni ha portato i suoi frutti: scatta la solidarietà, tra le regioni, per la distribuzione dei profughi, "fino a 50mila", su tutto il territorio nazionale. Solo l'Abrtuzzo non viene coinvolto.

Ci sarà anche una "cabina di regia" nazionale per gestire al meglio l'emergenza. "Il Governo si impegna a collocare i Cie equamente sul territorio nazionale, considerando che alcune Regioni ospitano già queste strutture", ha reso noto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.

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