Roma - Verdetto di "condanna" per Alfonso Papa da parte dell'Anm (Associazione nazionale magistrati). Il Consiglio direttivo centrale dell’associazione ha espulso il magistrato in aspettativa - nonché deputato del Pdl - accogliendo la proposta avanzata dal collegio dei probiviri lo scorso 7 settembre: 17 voti favorevoli su 19 presenti. Questa la ragione alla base del provvedimento: Papa, coinvolto nello scandalo della P4, ha "gettato discredito sull'ordine giudiziario" e, in particolare, ha violato la norma del codice etico delle toghe che impone al magistrato di mantenere "un'immagine di imparzialità e di indipendenza" ed evitare "qualsiasi coinvolgimento in centri di potere partitici o affaristici che possano condizionare l'esercizio delle sue funzioni o comunque appannarne l'immagine".
E' la prima volta nella storia del sindacato delle toghe che un magistrato viene espulso dall'Anm. In passato non si era mai arrivati a sanzioni disciplinari così dure. Arcibaldo Miller, capo dell'Ispettorato del ministero della Giustizia, si è dimesso prima della decisione, contestando l'infondatezza delle accuse a suo carico. Prosciolto invece a dicembre Giuseppe Narducci, per aver accettato l'incarico di assessore nella giunta guidata da Luigi De Masgistris a Napoli, nella stessa città dove aveva svolto le funzioni di pm.
Papa era finito in carcere a Poggioreale, dopo il sì della Camera alla richiesta di arresto del gip di Napoli, il 20 luglio scorso.
Da ottobre, poi, il deputato del Pdl aveva ottenuto prima gli arresti domiciliari, e il 23 dicembre la libertà, essendo venute meno le esigenze cautelari nei suoi confronti. Anche la sezione disciplinare del Csm, nel luglio scorso, aveva sospeso in via cautelare dalle funzioni e dallo stipendio Alfonso Papa, che è fuori ruolo dalla magistratura per il suo incarico parlamentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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