I milanesi non rinunciano al piacere di un buon bicchiere. Anche se devono mettersi subito alla guida, e possono diventare un rischio per sè e per gli altri. Da una ricerca commissionata di recente da Direct Line, compagnia on line di assicurazioni auto, emerge però che il 25% dei cittadini ammette di mettersi al volante dopo aver bevuto, anche se cerca di mantenere una velocità moderata. Il 13% guida solo se deve percorrere un breve tragitto, ma un preoccupante 16,5% - contro l'8% della media nazionale - non si pone invece il minimo problema di sicurezza.
Secondo l'indagine peraltro, solo un intervistato su tre conosce i limiti di assunzione di alcol previsti dalla legge. E il numero di incidenti causati da guida in stato di ebbrezza sono in aumento. Appena il 36% dei milanesi sa di poter assumere sostanze alcoliche fino a 0,5 grammi per litro di sangue, mentre il 18% ammette di ignorare completamente le regole.
Per cercare di frenare questa situazione allarmante il governo torna a discutere del tema della sicurezza stradale e mette in atto una linea dura, in particolare nei confronti dei giovani e dei neopatentati. La nuova proposta di legge, attualmente all'esame della commissione trasporti della Camera e destinato ad entrare in vigore in tempi brevi, prevede la tolleranza e alcol zero per i giovani sotto i 21 anni, i neopatentati e i guidatori professionali. Per tutti gli altri un abbassamento del tasso alcoolico consentito da 0,5 grammi al litro di sangue a 0.2 grammi.
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