Iniziative a Roma per la Seconda Giornata nazionale del Parkinson

Alla Galleria Alberto Sordi ci sarà fino a sabato un infopoint con neurologi a disposizione per rispondere alle richieste dei cittadini. Sono 6 mila i casi ogni anno in Italia di questa malattia che, grazie alla prevenzione e a cure corrette, si può combattere e curare

Fumare fa male per tante cose, ma c'è una patologia che addirittura consiglia l'uso del tabacco per la prevenzione. É il Parkinson, che colpisce ogni anno 6.000 persone in Italia. Nel mondo i malati sono 10 milioni e in Italia circa 200 mila. «Per la prevenzione -ha spiegato il professor Ubaldo Bonuccelli, presidente della Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson (Limpe), è utile il movimento fisico, l'assunzione di caffè e anche l'abitudine a fumare, grazie al contenuto di antiossidanti nelle foglie di tabacco».

Il 27 si celebra in tutt'Italia, da Torino a Milano, da Bologna a Roma, la «Seconda Giornata nazionale del Parkinson », per sensibilizzare e informare su questa malattia e per offrire consulenze e visite gratuite. Nella capitale le iniziative previste per venerdì e sabato sono state presentate nella Galleria Alberto Sordi, dove nelle due giornate ci sarà un info-point con neurologi a disposizione per fornire informazioni sul Parkinson.

La campagna è destinata a combattere la scarsa informazione, spiegando l'importanza della diagnosi precoce e diffondendo la conoscenza sulle opportunità terapeutiche di questa grave patologia. La Giornata prevede l'organizzazione di un'attività capillare sul territorio, con incontri informativi ed eventi locali organizzati dalle singole strutture dislocate su tutta la penisola, che apriranno le porte ai cittadini cui verrà offerta la possibilità di incontrare i medici della propria città.

L'elenco delle strutture che aderiscono è disponibile sul sito Internet www.giornataparkinson.it o al numero verde 800-149626.

Il messaggio-chiave della campagna è sintetizzato così: «Cambia ritmo, informati: il Parkinson si può curare». Un messaggio che raggiungerà il grande pubblico anche attraverso uno spot radiotelevisivo cui ha prestato la propria voce Luciana Littizzetto. L'obiettivo è soprattutto quello di offrire una speranza a chi, affetto dalla patologia o a contatto con chi ne soffre, può continuare a vivere la propria quotidianità grazie ad una diagnosi precoce e una cura corretta.

Il Parkinson viene spesso descritto come malattia dell'anziano, ma non è esattamente così: dei 6.000 nuovi casi che si registrano ogni anno il 10% riguarda gli «under 40».
Alla presentazione romana della Giornata nazionale Bonuccelli ha spiegato: «L'iniziativa ha l'obiettivo di diffondere le informazioni giuste su questa patologia e stimolare il coinvolgimento dei privati e della politica rispetto alle esigenze dei pazienti e dei familiari».

«C'e un incremento legato alla vita media - ha sottolineato Bonuccelli - ma anche al miglioramento delle diagnosi giovanili del morbo». Diagnosi che sono difficili, a causa della sintomatologia che può dare luogo a errate interpretazioni. «Il 25% delle diagnosi - ha detto il professor Paolo Martinelli, presidente dell'Associazione italiana disordini del movimento e malattia di Parkinson (Limpe) - si rivela poi errata».

Tremore (presente nel 60-70% dei malati), rallentamenti motori e rigidità muscolare sono i principali sintomi di chi si ammala di Parkinson, ma ci possono essere anche sintomi non motori (stipsi, depressione, ridotta sensibilità olfattiva e dolore).

Le terapie oggi disponibili, ha ricordato Bonuccelli, sono farmacologiche, riabilitative e anche chirurgiche, ma solo un quarto dei pazienti viene seguito nei centri specializzati.
Il 10% dei casi di Parkinson ha un esordio giovanile e il 90% è legato a fattori tossici ambientali (pesticidi e solventi organici sono i principali imputati) uniti a una predisposizione genetica.
I pazienti, oltre al disagio fisico, ha sottolineato Lucilla Bossi, presidente di Parkinson Italia, soffrono di un forte disagio psicologico. «Personalmente mi sono imposta una regola: pensare al Parkinson il meno possibile, e mi ha aiutato molto».

La guarigione, che «fino a 10-15 anni fa era una cosa

impossibile - ha detto Gianni Pezzoli, presidente dell'Aip - ora potrebbe diventare realtà con le nuove terapie che si stanno sperimentando. Servono però risorse perchè la finanziaria ha tagliato del 75% i fondi del 5 per mille».

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