Interessante ma ideologico

Era il decimo anno del pontificato più lungo della Storia. Edgardo Mortara, un bambino ebreo battezzato di soppiatto dalla governante che lo credeva morente, viene prelevato da una delegazione vaticana

Interessante ma ideologico
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Era il decimo anno del pontificato più lungo della Storia. Edgardo Mortara, un bambino ebreo battezzato di soppiatto dalla governante che lo credeva morente, viene prelevato da una delegazione vaticana, dietro sentenza dell'Inquisizione, perché un bambino cattolico non poteva crescere con genitori ebrei. Il padre è convinto di ottenerne la restituzione mentre la madre intuisce che non lo avrebbe mai più avuto indietro. Edgardo diventerà poi prete e riconoscerà come proprio unico padre Papa Pio IX. Opera corale basata su una ricostruzione storica discutibile, si regge sullo sfondo delle vicende dapprima unitarie e poi legate alla breccia di Porta Pia che sancì la fine del potere temporale dei Papi, portando a galla un fatto rimasto in secondo piano.

Pervaso da una lettura ideologica, mette in discussione la figura di Giovanni Maria Mastai Ferretti, l'ultimo papa re, del quale vengono sottolineati i dettagli funzionali a evidenziare la rapacità della Chiesa. E questo è uno degli aspetti che rendono il film un po' ortodosso al contrario, colpevolista verso il clero che fa barriera per difendere un atto destinato ad essere interpretato come un odioso reato. Il merito è quello tuttavia di portare alla luce un caso rimasto tra le pieghe della cronaca coeva che l'agiografia risorgimentale ha sempre ignorato. E questo particolare spinge al confronto e alla discussione.

In breve, al motivo per cui un film d'autore spicca su tanti altri titoli avvolti dal nulla, proponendo così più ampi spunti di discussione e confronto. Non è forse il film migliore di Bellocchio ma conferma l'abilità di portare a termine un progetto per altri impossibile.

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