Accusata di essere una scafista, Boldrini le consegna la cittadinanza onoraria

La deputata del Pd ha consegnato la cittadinanza onoraria del Comune di Riace a Maysoon Majidi, la giovane attivista curdo-iraniana finita in carcere in Italia con l'accusa di essere una scafista

Accusata di essere una scafista, Boldrini le consegna la cittadinanza onoraria
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Per la serie "la sinistra e le sue battaglie politiche". L’ideologia acceca di nuovo il Partito democratico e una delle sue esponenti di spicco, Laura Boldrini, casca nella trappola del qualunquismo. La vicenda è tanto semplice quanto preoccupante. Nella giornata di ieri, la deputata dem – insieme al sindaco Mimmo Lucano – ha consegnato la cittadinanza onoraria del comune di Riace a Maysoon Majidi, l’attivista curda-iraniana nota alle cronache per essere finita in carcere con l’accusa di scafismo e rimessa in libertà il 22 ottobre scorso dal Tribunale di Crotone.

Se dal punto di vista prettamente legale è del tutto legittimo, è invece sul piano politico che la scelta di Boldrini e soci fa acqua da tutte le parti. L’accusa di essere una presunta scafista è molto pesante. Dall’altro lato, invece, il processo è ancora in corso e il garantismo – spesso dimenticato a sinistra – è d’obbligo. Nonostante tutti questi ostacoli politici e giudiziari la deputata dem è stata invitata dalla stessa amministrazione guidata dal sindaco Mimmo Lucano ad assegnare il riconoscimento.

"Com'è noto - si legge in una nota - Majidi, che ha sempre rigettato qualsiasi addebito, è stata di recente liberata dopo 10 mesi di reclusione". Poi, a stretto giro, arriva la dichiarazione ufficiale dell’esponente democratica: “Consegnare questa sera la cittadinanza onoraria di Riace a Maysoon Majidi, finalmente libera, è una grande emozione. Invece di accoglierla e darle la libertà e la sicurezza che cercava, l'Italia l'ha messa in prigione con l'accusa di essere la scafista del veliero con cui è arrivata”.

“Il processo non è ancora finito ma sono fiduciosa che la magistratura giudicante farà chiarezza sulla storia di Maysoon”, ha ammesso la deputata Laura Boldrini parlando con i giornalisti a margine della cerimonia. La cerimonia, ovviamente, è stata l’ennesima occasione per un comizio pro-immigrazione e, allo stesso tempo, per lanciare qualche frecciata contro il governo guidato da Giorgia Meloni. Prima con il messaggio della giovane attivista: “Il mio corpo e il mio spirito hanno subito ulteriori danni giorno dopo giorno mentre ero rinchiusa in quella cella. L'Italia e l'Europa ci offrano non solo protezione, ma ci accolgano come membri uguali della società. Vi prego di modificare il decreto Cutro”.

Poi con il messaggio dell’europarlamentare e sindaco di Riace Mimmo Lucano: “Maysoon è un'eroina dei nostri tempi martoriati dagli orrori delle guerre che ha sacrificato la sua giovane esistenza per combattere contro regimi, dittature, fondamentalismi e guerre.

Lei combatte per un nuovo mondo e per affermare ideali di libertà, giustizia, democrazia, uguaglianza e riscatto sociale delle donne e degli oppressi. Riace continua ad essere il paese dell'accoglienza, senza poter contare su fondi pubblici”.

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