Nuovo anno, stessi fallimenti. Per il Pd guidato da Elly Schlein l’appuntamento fisso con i sondaggi è diventato un incubo a occhi aperti. Non importa quanto la vulgata progressista attacchi l’esecutivo di centrodestra e la presidente del consiglio. A poco importa come e quando i media della gauche nostrana modifichino ad hoc la realtà scagliandola preventivamente contro Giorgia Meloni. La caduta libera del “nuovo” Partito democratico rimane un fenomeno parallelo a tutto questo. A certificare questa ipotesi è l’ultimo sondaggio Swg realizzato per il Tg di La7 diretto da Enrico Mentana.
Il segno meno accanto al simbolo del Pd è la nuova costante del 2024. Dopo il fallimento politico del 2022, con il centrodestra vincitore indiscusso delle elezioni politiche, seguito da un 2023 scadente sia a livello politico sia sul piano numerico, ecco che il trend negativo continua a gennaio del nuovo anno. L’ultima rilevazione Swg, affidata all’edizione serale del TgLa7, ne è l’ennesima conferma. Il tonfo per la paladina democratica è dello 0,3%. Il Pd si attesta così al 19,1% delle preferenze. Un dato in netta controtendenza rispetto alle mire del Nazareno. La soglia del 20% - l’asticella minima da raggiungere in vista delle prossime elezioni europee di giugno – rimane, per il momento, solo un miraggio. Lo stesso discorso vale, tale e quale, per il Movimento 5stelle. Il partito guidato dall’ex avvocato del popolo, Giuseppe Conte, non riesce a sfondare. A una settimana di distanza, nonostante i soliti attacchi a Meloni, il Movimento grillino non riesce a spostarsi dal 16,1%. Il cosiddetto campo largo – sempre attivo sulla carta ma quasi mai nella pratica- continua così a vedere da lontana l’intera coalizione di centrodestra.
Nonostante un piccolo passo indietro di Fratelli d’Italia e Lega, la quattro anime del centrodestra raggiunge il 45,7% delle preferenze. Più di dieci punti sopra all’accozzaglia giallo-rossa, ferma al 35,2% sulla carta. Il partito di Giorgia Meloni, con il 28,8%, rimane saldamente primo partito italiano. Lega e Forza Italia, rispettivamente all’8,5 e 7,4% (+0,2%), rimangono due forze politiche fondamentali per la tenuta del governo. Tra i partiti minori rimane da segnalare il balzo in avanti di Azione, che passa dal 4,0 al 4,3%, e quello di Verdi e Sinistra, che si attesta al 3,6%. Minima flessione per Italia viva (dal 3,5% al 3,4%), mentre guadagna uno 0,1% +Europa. Tra i partiti sotto il 2% ci sono Italexit per l'Italia, Unione Popolare e Noi Moderati, rispettivamente all'1,6%, all'1,5% e all'1%. Cresce di un 3%, fino al 41%, il partito degli astensionisti.
Nota metodologica:
Sondaggio realizzato da SWG S.p.a. per conto di La7 S.p.a.. Indagine condotta con tecnica mista CATI-CAMI-CAWI su un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia tra il 17 e il 22 gennaio 2024.
Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. Il margine d'errore statistico è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95%. Il documento informativo completo del sondaggio sarà disponibile sul sito www.sondaggipoliticoelettorali.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.