Anche alle ammistrative il Partito democratico stravince. In Piemonte, dopo il terremoto che ha fatto cadere la giunta Cota, l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino (Pd) ha conquistato il 46,9% dei voti, davanti al Cinque stelle Davide Bono (22,4%), mentre in Abruzzo, l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso (Pd) supera di oltre 17 punti (46,9% a 29,5%) il governatore uscente Gianni Chiodi (Forza Italia).
Bergamo
Testa a testa a Bergamo fra il sindaco uscente Franco Tentorio (centrodestra) e il candidato del centrosinistra, Giorgio Gori. A scrutinio concluso il primo ha ottenuto il 42,2% mentre Gori il 45,5%. Distanziati gli altri candidati, a partire dal grillino Marcello Zenoni, che si è fermato a circa l’8%. Quanto ai partiti, alle comunali di Bergamo il Pd ha superato il 23%, seguito da Forza Italia con oltre il 14% e dalla lista Giorgio Gori sindaco che supera il 13%. La Lista Tentorio ha ottenuto più del 9%, praticamente alla pari con la Lega Nord. Poco sopra l’8% i grillini.
Pavia
Centrodestra avanti solo a Pavia, dove Alessandro Cattaneo (appoggiato da Forza Italia, Ncd - Udc, Fratelli d'Italia e Lega Nord) ha conquistato il 46,97% dei voti e sfiderà al balottaggio il candidato del centro sinistra Massimo Depaoli.
Firenze
Trionfo a Firenze per il successore di Matteo Renzi, Dario Nardella: ha raggiunto quasi il 60% dei voti, mentre il leghista Marco Stella si è fermato appena al 12%. "Ce l’abbiamo messa tutta e il risultato sembra davvero bellissimo: un risultato forte, chiaro e netto", ha commentato Nardella, "È una straordinaria opportunità e una grande responsabilità che i fiorentini ci consegnano. Cercherò di essere all’altezza di questo consenso e di questa fiducia. Avevamo detto Firenze più di prima ma penso in realtà che il merito della
vittoria di Firenze, come di molte altre città dove si sta profilando un risultato chiaro, è legato anche allo straordinario e inatteso successo delle europee. Una doppia sfida con una doppia vittoria".
Bari
I primi dati sulle comunali in corso a Bari confermano ampiamente la partita a due limitata al candidato del centrosinistra Antonio Decaro, in testa col 51%, seguito da Mimmo Di Paola che guida la coalizione di centrodestra con il 32% dei voti, ma le sezioni scrutinate sono solo 14 su 345. Troppo lontani gli altri 8 candidati, a partire da Sabino Mangano del movimento di Grillo che finora ha messo insieme poco più del 7% dei suffragi scrutinati sinora. "L’effetto Decaro è più forte dell’effetto Renzi", ha detto il sindaco uscente Michele Emiliano, "Noi abbiamo più facilità a vincere le elezioni comunali e regionali rispetto alle politiche e alle europee. Nonostante Renzi i risultati nostri sono superiori a quelli delle Europee, è sempre stato così".
Padova
Probabile balottaggio a Padova, dove dopo lo spoglio dei voti di 49 sezioni su 206 è in testa l’attuale sindaco reggente Ivo Rossi, candidato del Pd, con il 32,76%, nei confronti di Massimo Bitonci (Lega e Forza Italia) con il 31,85%. Seguono Francesco Fiore (Lista ambientalista Padova 2020) con il 10,30%, Maurizio Saia (centrodestra) con il 10,14% e Giuliano Altavilla (M5s) con il 9,26%.
Livorno
A Livorno, il cui sindaco uscente è Alessandro Cosimi (centrosinistra), il candidato del Pd, Marco Ruggeri, quasi al 40% dei consensi, è inseguito dal candidato grillino, Filippo Nogarin, vicino al 20%.
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