“Anche lui l’ha chiesta”. Zaia smaschera De Luca sull’autonomia differenziata

Il governatore leghista svela il paradosso della sinistra: nella proposta di intesa firmata nel 2019 dal presidente della Campania la Regione chiedeva quelle stesse autonomie che oggi "dividerebbero il Paese"

“Anche lui l’ha chiesta”. Zaia smaschera De Luca sull’autonomia differenziata
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"Trovo contraddittorio lamentarsi della medicina che dovrebbe curare. Non a caso è stato lo stesso Vincenzo De Luca nel 2019, ad aver chiesto l'Autonomia”. K.o. tecnico per la sinistra. Così il governatore del Veneto Luca Zaia, incalzato dal Tempo, manda al tappetto il presidente dem campano e tutti i benpensanti progressisti anti-autonomia differenziata. "E' una pagina di storia non solo per la Lega - ha aggiunto - ma per l'Italia tutta, soprattutto per il Sud o meglio ancora per chi è vittima di disuguaglianze".

Al termine della seduta fiume di ieri mattina, il provvedimento voluto dalla Lega e firmato dal ministro Roberto Calderoli è passato con 172 voti favorevoli e solo 99 contrari. L’approvazione della legge sull’Autonomia differenziata ha avuto un duplice effetto nell’emiciclo parlamentare. Da una parte la soddisfazione della maggioranza, e in particolare del Carroccio. Dall’altra, tra lo sventolio di Costituzioni e tricolore, la solita levata di scudi delle opposizioni. E le accuse del governatore dem campano, seguendo le tracce della segretaria Elly Schlein, non si sono fatte attendere. “Non è un’Italia più giusta né più forte, è un’Italia a rischio”, ha dichiarato, contestando le affermazioni della premier Meloni.

De Luca ha sottolineato come le criticità dell’autonomia siano note e ineludibili: “La Meloni non può non conoscerle. La prima riguarda il residuo fiscale: le Regioni del Nord potranno trattenere parte dei tributi nazionali, lasciando meno risorse per la perequazione”. Ma non solo. Il governatore campano ha poi evidenziato i rischi per il sistema sanitario pubblico: “L’autonomia differenziata permetterà alle Regioni del Nord di triplicare le retribuzioni di medici e infermieri, creando una crisi definitiva per la sanità pubblica del Sud, impossibilitato a fare altrettanto”. “Chi è ricco sarà più ricco – ha concluso con sprezzo del ridicolo - chi è povero sarà maledetto nei secoli dei secoli”.

Preoccupazioni politicamente legittime. Accuse aspre che nella contrapposizione tra maggioranza e opposizione, a ben vedere, farebbero parte della normale dialettica democratica. Rimane però un grande punto interrogativo. Come sottolineato dal governatore leghista Zaia, le parole di De Luca stonano con le parole dello stesso governatore di soli pochi anni fa.

Nella proposta di intesa firmata nel 2019 dal governatore della Campania la Regione chiede quelle autonomie che oggi dividerebbero il Paese. Una contraddizione in termine che svela, per l’ennesima volta, l’ipocrisia della sinistra. Un’opposizione amante dello status quo a corrente alternata.

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