A consolare delle scivolate (chiamiamole così) in cui incappa la destra, dalle sbandate per le collaboratrici ai super benefit per le segretarie personali, per fortuna ci sono le fesserie di cui è capace la sinistra.
Esempio. Il tour «per una solidarietà antifascista» che Ilaria Salis e Zerocalcare stanno portando in giro per l'Italia regala ogni giorno grandi soddisfazioni.
Ieri Ilaria Salis - una che è partita da zero, ed è rimasta lì ha detto che «il carcere è razzista perché il 75% dei detenuti è straniero». Confermando senza accorgersi che la maggior parte di coloro che delinquono sono immigrati (che ormai fanno i crimini che gli italiani non vogliono più fare). E persino Zerocalcare, sempre elegantissimo e con la sua nota proprietà di linguaggio: ahò, ahè, Anvedi questo, annamo a pijà er gelato, sembrava leggermente perplesso dall'affermazione.
È vero che la Salis fra condanne e denunce - parlava di cose che conosce; ma allora il carcere, oltre che razzista è anche femminista: il 90% dei detenuti sono uomini e il 10% donne. E poi, logica per logica, potremmo anche dire che le carceri africane sono le più razziste del mondo: dentro sono tutti di colore. Comunque, peccato. Lei poteva riequilibrare la media; ma l'hanno eletta a Bruxelles.
A proposito di Bruxelles. Forse la destra si meritava qualcosa in più di Vannacci; e la sinistra della Salis.
Vabbè, è andata così.
Ah, dimenticavamo il titolo del tour. «Questa notte non sarà breve». No. Purtroppo no.
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