Berlusconi e il lungo cammino della sua creatura Forza Italia

Dalla "discesa in campo" del 1994 al ritorno al governo. In 29 anni Silvio Berlusconi e Forza Italia hanno cambiato il panorama politico italiano

Berlusconi e il lungo cammino della sua creatura Forza Italia
00:00 00:00

“L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà”. È il 26 gennaio 1994 quando l’imprenditore Silvio Berlusconi annuncia la sua scelta di “scendere in campo” con un video che invia, poi, a tutti i telegiornali.

La nascita di Forza Italia

Il fondatore di Fininvest e patron del Milan, dopo mesi di dubbi, dà vita a Forza Italia.Non l’ennesimo partito o l’ennesima fazione che nascono per dividere, ma una forza che nasce invece con l’obiettivo opposto”, spiega Berlusconi in quel video che rimarrà impresso nella storia della comunicazione politica italiana e non solo. Si trattava dell’ufficializzazione della nascita di un percorso che era già iniziato nel giugno del 1993 quando Berlusconi, insieme ad Antonio Tajani e altri fedelissimi collaboratori, fonda “Forza Italia. Associazione per il buon governo”. Il 23 novembre arriva un ulteriore segnale dell’imminente ingresso in politica con il famoso endorsement a favore del segretario dell’allora Movimento Sociale Italiano che era in corsa per la carica di sindaco della Capitale: “Se fossi a Roma – disse Berlusconi - voterei per Fini". Si arriva così, a piccoli ma decisi passi, al 6 febbraio 1994, giorno della prima convention di Forza Italia, tenutasi a Roma al Palafiera dell’Eur . Qui, tra gadget, bandiere e canzoni nasce quello che da lì a poco più di un mese diventerà il primo partito italiano col 21%.

La nascita del centrodestra e le prime vittorie

Berlusconi, nel giro di pochi mesi, infatti, riesce a vincere le elezioni e battere la ‘gioiosa macchina da guerra’ di Achille Occhetto offrendo agli elettori italiani un qualcosa di totalmente nuovo sul panorama politico: la coalizione di centrodestra. Forza Italia si prefigge di essere un rifugio sicuro per i moderati, i liberali e i democristiani e socialisti, rimasti privi della loro casa politica. Alcuni dei fondatori come Antonio Martino, Cesare Previti e Giuliano Urbani diventano titolari dei dicasteri più importanti: Esteri, Difesa e Funzione Pubblica. Nel primo esecutivo guidato da Silvio Berlusconi, tra gli altri, trovano spazio anche Giuliano Ferrara (Rapporti col Parlamento), Antonio Guidi (Famiglia) e Giorgio Bernini (Commercio estero), padre dell’attuale ministro dell’Università, Annamaria Bernini. Nell’estate del ’94, in occasione delle elezioni Europee, Forza Italia incrementa i suoi consensi e sfonda quota 30%, ma di lì a poco il primo esecutivo guidato da Berlusconi cadrà. Nonostante questo, nel 1995, gli azzurri mettono le basi per la costruzione di una classe dirigente che guiderà le Regioni del Nord per tutti gli anni ’90 e una parte dei primi anni 2000: Enzo Ghigo in Piemonte, Roberto Formigoni in Lombardia e Giancarlo Galan in Veneto. Solo la rottura con la Lega impedisce al centrodestra di vincere le elezioni Politiche del 1996, ma nonostante i cinque anni di opposizione e l’accanimento giudiziario a cui viene sottoposto Berlusconi, Forza Italia si presenta sempre come un partito capace di saper risorgere.

I primi anni 2000, il Berlusconi bis e ter

Nel 2001 il centrodestra rivince le elezioni e gli azzurri si attestano al 29%. Berlusconi riesce nel miracolo di restare a Palazzo Chigi per cinque anni consecutivi, formando un solo nuovo governo per l’ultimo anno di legislatura. Il centrodestra governa l’Italia nei momenti più drammatici per il mondo intero: l’attentato alle Torri Gemelle e le guerre in Afghanistan e in Iraq. Durante il secondo governo Prodi, invece, Berlusconi con il ‘discorso del predellino’ pone le basi per la nascita del Popolo della Libertà, il partito unico del centrodestra che manda in soffitta Forza Italia per un quinquennio. Il Cavaliere, poco tempo dopo le Politiche del 2013, decide di ritornare alle origini e riprende in mano le sorti di un partito che fino a quel momento, anche se sotto un altro nome, era stato guidato da Angelino Alfano.

Dal Patto del Nazareno al ritorno al governo

Forza Italia e Berlusconi sono nuovamente protagonisti della scena politica grazie al ‘Patto del Nazareno', stipulato con l’allora premier Matteo Renzi con l’intento di portare a casa le riforme che il Paese aspetta da tempo. L’obiettivo viene mancato e, nonostante le numerose scissioni che il partito subisce nel corso del tempo, Berlusconi e Forza Italia continuano ad essere un punto di riferimento per i moderati.

È proprio grazie al sostegno deciso degli azzurri che nasce il governo di Mario Draghi e, successivamente, l’attuale esecutivo Meloni dove Forza Italia è presente con cinque ministri, tra cui il titolare della Farnesina e vicepremier Antonio Tajani.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica