L’ultimo orripilante show degli ambientalisti di Ultima generazione è andato in scena a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Quattro giovanotti non hanno trovato di meglio da fare che imbrattare una facciata dello storico edificio con un getto di vernice arancione, utilizzando degli estintori.“Alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell'umanità”, la scusante. Ma la scelta di Palazzo Madama come luogo della dimostrazione non è casuale. E non cela grandi virtù, anzi.
Le ragioni del blitz al Senato
Già protagonisti sul GRA e in diversi musei, gli ambientalisti hanno intrapreso il cammino delle proteste-show. Il mezzo ideale per rendere note le loro richieste e soprattutto per avere un minimo di visibilità. E la visibilità piace, tanto da alzare sempre l’asticella. I ragazzi di Ultima generazione hanno spostato il mirino su un simbolo della democrazia per il risalto mediatico, non vi sono dubbi. Ma perché il Senato della Repubblica? La risposta è arrivata direttamente dal suo presidente, Ignazio La Russa: “Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un’area di sicurezza attorno all'edificio”.
Gli ambientalisti hanno avuto dunque la possibilità di agire pressoché indisturbati e di poter compiere il gesto simbolico. Ma si sono ben guardati dal tentare il blitz presso altre istituzioni, da Palazzo Chigi a Palazzo Montecitorio: in quel caso avrebbero dovuto fare i conti con un sistema di sicurezza difficile da scavalcare. Perché complicarsi la vita, dunque? Non un coraggio da leoni, insomma. L’importante era avere spazio e (discutibile) gloria sui media e sui social network, missione riuscita.
Il livello di sicurezza sarà aumentato
Immediatamente dopo il fattaccio, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha avuto un dialogo telefonico con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Il titolare del Viminale ha espresso solidarietà e vicinanza per l’accaduto, confermando la piena disponibilità ad aumentare il livello di sicurezza di Palazzo Madama. Una contromossa necessaria per evitare il ripetersi di gesti simili. E difficilmente i valorosi giovanotti di Ultima generazione si faranno rivedere da quelle parti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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