A Cagliari trionfa il campo largo, Massimo Zedda eletto sindaco per la terza volta

Dopo le esperienze dal 2011 al 2019, l'esponente di Sinistra Progressista (sostenuto da Pd, M5s e Avs) ritornerà a sedersi sulla poltrona più importante Palazzo Bacaredda: sconfitta al primo turno la candidata di centrodestra Alessandra Zedda

A Cagliari trionfa il campo largo, Massimo Zedda eletto sindaco per la terza volta
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Per la terza volta nella sua carriera politica Massimo Zedda viene eletto sindaco di Cagliari. L'ex consigliere regionale in Sardegna, che era stato riconfermato in questo incarico lo scorso febbraio, s'impone al primo turno della Comunali alla guida dello stesso campo largo del centrosinistra che già aveva già fatto vincere (seppur di misura) la grillina Alessandra Todde alle Regionali di quattro mesi fa. Con un'affluenza complessiva alle urne del 52,03%, per lui arriva un corposo 54% che fa sì che venga scongiurato il ballottaggio. Nella sua coalizione Zedda era sostenuto non solo da Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, ma anche da altre otto liste: la sua Sinistra Progressista (già determinante per il trionfo della Todde), Orizzonte comune, Sinistra futura, Cagliari Europea, gli indipendentisti di "A Innantis" e le civiche "Cagliari Avanti" e "Cagliari che vorrei".

Niente da fare quindi per Alessandra Zedda. L'ex assessore regionale al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale era appoggiata da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Riformatori sardi, Sardegna al centro 20Venti e Alleanza Sardegna, ma è costretta ad accontentarsi di un timido 40% che non le consente di potere accedere al secondo turno previsto tra due settimane. Alessandra Zedda era entrata in politica nel 2009 quando venne eletta consigliera regionale per il Popolo delle Libertà: all'epoca fu l'unica donna di quel partito che riuscì a entrare nella sede istituzionale sarda. Restano al palo Giuseppe Farris, del "Movimento CiviCA 2024" (4%), Claudia Ortu, ricercatrice universitaria e candidata di "Cagliari Popolare-Alternativa di classe" (0,8%), ed Emanuela Corda, ex 5 Stelle e ora rappresentante di "Alternativa" (0,5%).

Classe 1976, Massimo Zedda era entrato nell'attivismo pubblico fin da giovanissimo con la Federazione Giovanile Comunista Italiana (l'organizzazione giovanile del Pci) già durante gli studi superiori. Dopo la laurea in Giurisprudenza, nel 2006 prima era diventato consigliere comunale con i Democratici di Sinistra e poi regionale con la Sinistra Democratica di Fabio Mussi. Zedda, infatti, ha sempre scelto di non iscriversi nel Pd, preferendo confluire nel movimento Sel fondato da Nichi Vendola nel 2009. Grazie a questo partito (e alla coalizione di cui faceva parte) Zedde era stato eletto sindaco di Cagliari una prima volta nel 2011, sconfiggendo al ballottaggio il candidato di centrodestra Massimo Fantola.

Dopo di che venne riconfermato primo cittadino del capoluogo sardo cinque anni dopo, anche se nel 2019 deciderà di dimettersi anticipatamente per potere correre alle elezioni regionali. Da quella competizione, tuttavia, ne uscirà battuto soccombendo alla larga vittoria di Christian Solinas.

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