
Aboubakar Soumahoro ci riprova e nel giorno prima dell'inizio del Ramadan ha convocato una conferenza stampa alla Camera dei deputati per chiedere che il giorno dell’Eid Al-Fitr, la "festa della rottura del digiuno" alla fine del mese del Ramadan venga riconosciuto come festa nazionale. L'ha detto davvero, un'altra volta ancora dopo averci provato l'anno scorso, aprendo stavolta una petizione per effettuare una raccolta firme a supporto. Ha già depositato una proposta di legge, la numero 1815, e ora attende l'esito della sua petizione. Il lancio è avvenuto in una sala completamente vuota, dove non c'era nessuno ad ascoltarlo, nemmeno i giornalisti o i suoi colleghi di partito. E non stupisce che nessuno reputi questa battaglia di Soumahoro, che non è altro che l'ennesima crociata simbolica contro i mulini a vento, inutile e non prioritaria in questo momento storico. Ma il deputato portato il parlamento da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni sembra non aver altre argomentazioni per giustificare la sua presenza nell'assemblea degli italiani.
Nelle sue dichiarazioni durante la conferenza, il deputato ha cercato di far leva sul fatto che l'Italia è "il terzo Paese dell’Unione europea per numero di popolazione musulmana, circa 3 milioni di cui 1,5 con cittadinanza italiana. Il tema della libertà di culto è previsto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, in particolare all’articolo 10, e dalla nostra Costituzione che all’articolo 19 recita che tutti hanno il diritto di professare liberamente la propria fede". Tutto giusto, e infatti ci sono le moschee nel nostro Paese e nessuno viene perseguito perché professa il proprio culto. Ma secondo il deputato, la richiesta di riconoscimento dell'Eid Al-Fitr "nasce per rendere festiva la festa di fine Ramadan in Italia rispetto all’articolo 8 della Costituzione, secondo cui tutte le confessioni sono egualmente libere davanti alla legge. L’obiettivo è sensibilizzare, informare e condividere questi valori rendendo festiva la festa della fine del mese di Ramadan".
L'obiettivo? Per Soumahoro è chiudere le scuole in quel giorno, sulla scia di quanto si fa con le festività cattoliche. Ha provato anche a far leva sul discorso di Sergio Mattarella del 2024, in cui il presidente della Repubblica ha sottolineato che "La promozione del mutuo rispetto tra fedi e culture, elemento della coesione sociale della nostra comunità, sollecita all’esercizio di una responsabilità condivisa per il bene comune". Ma il deputato ha mancato di sottolineare un passaggio fondamentale: il mutuo rispetto. Componente che manca da una delle parti.
Inoltre, se Soumahoro vuol convincere che l'Eid Al-Fitr debba diventare festa nazionale con chiusura delle scuole in nome dell'uguaglianza davanti alla legge, si dovrebbe fare lo stesso con tutte le religioni professate nel Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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