Concessioni autostradali, taxi abusivi, dehors: cosa prevede il ddl Concorrenza

Gli affidamenti delle gestioni delle autostrade non potranno superare i 15 anni: nella bozza del disegno di legge previste le multe per gli abusivismi nel trasporto privato

Concessioni autostradali, taxi abusivi, dehors: cosa prevede il ddl Concorrenza
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La durata delle concessioni autostradali, determinata dal ministero dei Trasporti in funzione dei servizi e lavori richiesti al concessionario, non potrà superare i 15 anni. Lo stabilisce la bozza del ddl Concorrenza, secondo quanto trapela da ambienti di Palazzo Chigi in vista del prossimo Consiglio dei ministri che licenzierà questo disegno di legge. Alla scadenza della concessione, l'ente concedente procederà ad un nuovo affidamento. In base a quanto previsto dall'articolo 178 del Codice dei contratti pubblici la gestione delle tratte autostradali sarà affidata al Mit per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle procedure di selezione del concessionario.

In relazione alla specificità della tratta autostradale, per garantire adeguati standard di sicurezza e viabilità, il Mit sarà comunque chiamato a valutare il modello più idoneo della gestione transitoria anche in relazione alle condizioni economiche. Nella relazione illustrativa si legge che la norma introdotta nel ddl contribuisce così da un lato "a scongiurare l'ipotesi di proroghe di fatto ai contratti scaduti" impedendo al concessionario uscente di estrarre dalla concessione rendite da extraprofitto (il livello tariffario rimane costante a fronte di investimenti ormai esauriti), e, dall'altro "a stimolare la dinamicità del settore e la sua capacità di contribuire alla crescita economica e all'adeguamento delle infrastrutture di trasporto, considerato che nei periodi di prorogatio le concessionarie scadute non raccolgono né impiegano capitali per nuovi investimenti".

Nuove norme per taxi e Ncc abusivi

Ci saranno sanzioni più dure per taxi e Ncc abusivi, cioè non inscritti al registro per le imprese esercenti le attività di trasporto pubblico non in linea. Nelle bozza del ddl concorrenza visionata le pene andrebbero dalla sospensione alla revoca del ruolo di conducenti. Inoltre i Comuni potranno accedere al registro e comunicare al ministero i dati relativi agli eventuali provvedimenti di revoca o sospensione adottati per poter procedere a una ricognizione del numero di licenze e autorizzazioni per ciascun comune.

Verranno razionalizzate le sanzioni, distinguendo l'abusivismo nei casi di assenza di licenza alle violazioni anche lievi. In particolare, per quanto riguarda gli Ncc. le sanzioni sono inasprite e allineate a quelle dell'esercizio abusivo di servizio taxi. Mentre pe quanto riguarda le violazioni dell'obbligo di rimessa e foglio di servizio le sanzioni pecuniarie e accessorie vengono graduate in base alla frequenza della violazione: alla prima la multa è da 178 euro a 678, con la sospensione della carta di circolazione per un mese, mentre alla quarta la multa va da 528 a 2.020 euro e lo stop da 4 a 8 mesi.

Il cambio di compagnia assicurativa

Il consumatore potrà richiedere alla propria compagnia assicurativa i dati della propria scatola nera se decide di cambiare compagnia. Il testo introduce il divieto per le assicurazioni di prevedere clausole nel contratto che impediscono o limitano il diritto del cliente di disinstallare i dispositivi alla scadenza del contratto senza costi né penali alla restituzione. Potrà essere previsto un una tantum di massimo venti euro all'impresa che gestisce il dispositivo per la consegna dei dati elaborati che dovranno essere forniti in un formato strutturato e leggibile per facilitare la portabilità.

La proroga delle autorizzazioni ai dehors

Sulla materia dei dehors arriva la delega al governo ad adottare entro 12 mesi "un decreto legislativo per il riordino e il coordinamento delle disposizioni concernenti la concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio". In attesa dell'adozione del decreto legislativo in questione, la norma proroga l'efficacia delle autorizzazioni e delle concessioni (rilasciate in base alla disciplina introdotta nel 2020 per l'emergenza pandemica) fino al 31 dicembre 2025 "e comunque - si legge nel testo - fino alla data di entrata in vigore delle disposizioni di riordino della materia ai sensi del medesimo decreto legislativo".

La norma sui dehors fissa poi i criteri e i principi a cui dovrà attenersi il decreto legislativo del Governo. In particolare, nella nuova disciplina, non opererà il regime autorizzatorio attualmente previsto per "la posa in opera di elementi o strutture amovibili". Continuerà ad essere necessaria l'autorizzazione, tuttavia, nel caso di "pubbliche piazze, vie o spazi aperti urbani strettamente prospicienti a siti archeologici o ad altri beni culturali immobili di interesse artistico, storico o archeologico eccezionale".

A tal proposito, quindi, il dlgs del Governo dovrà definire le "modalità di attuazione per l'individuazione dei siti archeologici e degli altri beni culturali immobili di interesse artistico, storico o archeologico eccezionale".

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