Vincenzo De Luca non farà il terzo mandato da governatore della regione Campania. È uno dei primi risvolti del congresso Pd che ieri ha eletto Elly Schlein segretario nazionale. Non è bastato infatti al governatore schierare tutte le sue truppe cammellate in Campania a favore di Bonaccini, per garantirsi il regno. E infatti De Luca è l’unico che da ieri non parla: si è rifugiato dietro un “no comment”.
Elly Schlein era stata chiara nei giorni prima del voto: "Bonaccini a Napoli ha aperto al terzo mandato per De Luca, mi chiedo se sia questa la sua idea di cambiamento. Il cambiamento non si annuncia, si pratica per davvero”. Ma la neo segretaria era andata anche oltre: “Mi chiedo se sia questa l'idea di rinnovamento di Bonaccini, perché abbiamo idee molto diverse. Nuovo gruppo dirigente e poi De Luca? Bene". Per questo quello che è accaduto ieri nel Pd, in Campania lo considerano “un terremoto”.
Da settimane il Pd campano era attenzionato: era stato proprio l’ex procuratore antimafia e attuale europarlamentare del Pd Franco Roberti, che è anche responsabile della commissione di garanzia regionale del congresso, a parlare di “infiltrazioni camorriste” nel Pd campano. In che altro modo si potrebbe descrivere altrimenti l’episodio che ha coinvolto il parlamentare Marco Sarracino, uomo macchina di Schlein, che durante il congresso a Gragnano è stato sequestrato per ore al buio e al freddo in una stanza. Il primo a denunciare questi metodi era stato Sandro Ruotolo, coordinatore regionale della mozione Schlein, da giorni si rivolgeva a Bonaccini,accusando i suoi sostenitori di gonfiare le tessere.
"Come sostenitori della candidatura di Elly Schlein alla segreteria del Partito Democratico facciamo un appello alle elettrici e agli elettori che si recheranno, domani, a votare alle primarie: siate le nostre antenne sul territorio in Campania, soprattutto nella provincia di Salerno, cioè la provincia del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca che sostiene uno dei competitor cioè Stefano Bonaccini- aveva detto Ruotolo prima del voto-Abbiamo bisogno che siano accesi i riflettori in tutti i seggi. Se state lì e notate qualcosa che non torna chiamateci, contattateci sulle nostre pagine social Parte da noi Campania, noi verremo subito sul posto. Dev'essere un voto libero, dev'essere un voto d'opinione. Impegnamoci tutti, diamoci una mano”.
A Caserta infatti il congresso nei circoli è stato sospeso, cosa che non sono riusciti a fare a Salerno, città di De Luca. Dove ha stravinto Bonaccini. Mentre le mille tessere annullate a Napoli hanno consentito la vittoria a Schlein, sia nei circoli che nei gazebo. Anche con il sostegno del sindaco Manfredi, dem filo grillino che non nega di voler sfidare De Luca a Palazzo Santa Lucia.
A rendere il congresso campano più frizzante la presenza come commissario regionale di Francesco Boccia, che, come denunciato da consiglieri regionali e sindaci, da super partes si è trasformato in infiltrato della Schlein, portando scompiglio e accusando gli eletti, De Luca in primis, di non pagare la quota al partito occupandolo.Ora però Boccia, con Schlein, ha vinto il partito. E a De Luca non basterà il lanciafiamme.
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