"Considera gli elettori di destra ignoranti". Cruciani smaschera Augias

Il conduttore de "La Zanzara" svela il vero problema degli esponenti della sinistra: "Secondo loro la destra è ignorante, cafona e crede alle fake news"

"Considera gli elettori di destra ignoranti". Cruciani smaschera Augias
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Retrogradi, cafoni, bigotti e, soprattutto, poco istruiti. Non lo ha mai detto chiaramente ma questo, secondo l’opinione di Giuseppe Cruciani, è il sottotesto facilmente riscontrabile nelle tesi del giornalista Corrado Augias. Durante l’ultima puntata de La Zanzara (su Radio24) il conduttore ha esaminato l’ennesima contraddizione che alberga a sinistra e, in particolare, nelle parole di Augias.

Il valore della democrazia, valorosamente e legittimamente difeso da Augias, assume un’importanza diversa quando a vincere, come spesso accade ultimamente, non è la sinistra bensì la compagine di destra. Il diritto di voto, intoccabile e sacrosanto, diventa orwellianamente troppo poco se a vincere non sono le coalizioni vicine al pensiero di Augias e compagni. Cruciani ripropone agli ascoltatori l’ultima teoria del giornalista.

“Se non mi piaci non ti voto più, è bello da dire ma difficile da fare perché ormi noi sappiamo che gli strumenti fulminei di indirizzo di voto fanno sì che il diritto di voto da solo non valga tutta la democrazia”, sottolinea Augias nel salotto di Otto e Mezzo. Ecco che il diritto di voto tout court comincia a perdere di valore e, come per magia, cominciano a riaffacciarsi l’ipotesi liberticida di una patente di voto da esibire prima di recarsi ai seggi elettorali. “Il diritto di voto – dice infatti Augias – va accompagnato a una corretta informazione su come vanno le cose”.

Da qui la risposta tanto provocatoria quanto veritiera di Cruciani. La corretta informazione? Come quella che facevano durante il Covid dove le notizie venivano occultate dai grandi media?”, incalza il conduttore radiofonico. Poi, a stretto giro, Cruciani arriva al vero nodo cruciale della questione: è il legislatore, oppure un giornalista, a decidere cosa possa essere considerata corretta informazione o cosa, al contrario, debba essere bollato come fake news? “Chi decide quale sia la corretta informazione?”, attacca Cruciani.

La verità è un’altra. Il problema non è come funziona la democrazia ma a chi giova. Solo se l’iter democratico fa trionfare una colazione di centrodestra iniziano i distinguo.

“Augias dice che il diritto di voto non è sufficiente e bisogna che i cittadini siano più informati. Guarda caso solo quando vince la destra, considerata ignorante, il dottor Augias si pone questo dilemma”, conclude Cruciani smascherando il vero e unico cruccio del giornalista rosso.

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