"Da soli non si vince": pure Conte benedice l'ammucchiata giallorossa

Dopo mille piroette, il leader del Movimento 5 Stelle è pronto a dialogare con il Pd: “Si vince se si è competitiva”

"Da soli non si vince": pure Conte benedice l'ammucchiata giallorossa
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È bastata una vittoria per qualche centinaio di voti per riaccendere l'entusiasmo a sinistra. Le elezioni regionali in Sardegna hanno segnato la vittoria della grillina Todde, sostenuta dall'accozzaglia giallorossa guidata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Un ritorno di fiamma che potrebbe tornare protagonista anche a livello nazionale, perchè il successo nel voto locale ha ridato slancio alle forze di opposizione dopo decine di batoste alle urne. Dopo mille piroette, Giuseppe Conte sembra aver deciso il suo futuro: sì all'ammucchiata anti-Meloni. Con una riflessione piuttosto sincera: "Da soli non si vince". Detto in altri termini: l'unica via per battere il centrodestra è fare cartello.

Intervistato a "Cinque minuti", Conte ha evidenziato che la sinistra può vincere solo "con programmi coesi, obiettivi chiari e sicuramente quello che è successo in Sardegna è una passaggio molto significativo importante, una vittoria straordinaria, per certi versi anche anche una sfida difficile difficile se non addirittura inaspettata". Si vince se si è competitivi, il monito dell'autoproclamato avvocato del popolo:"Quindi coesione, alleati affidabili, compagni di viaggio che ti consentano il giorno dopo di poter realizzare impegni presso i cittadini. I cittadini sono stanchi di false promesse".

Senza troppe supercazzole - un cavallo di battaglia, come ben sappiamo - Conte ha ammesso che lo schema dei grillini è dialogare sempre con il Pd a guida Elly Schlein. Giuseppe ha aggiunto:"Per quanto riguarda i territori siccome ci sono anche interpreti territoriali diversi, delle volte riusciamo a convergere e a elaborare progetti politici seri, condivisi, credibili, concreti , delle volte no. E se non è possibile è importante far capire a tutti i cittadini che noi non siamo lì per cercare di creare un cartello elettorale, andare a gestire il potere il giorno dopo senza sapere cosa fare".

Il M5s è pronto a fare la sua parte nel blocco giallorosso, ma solo a condizioni di massimo rigore e non a qualunque costo. "Per noi vale la buona politica, progetti concreti utili per i cittadini", ha aggiunto, dimenticando forse i disastri del superbonus 110% e degli altri provvedimenti della coalizione sinistrorsa. Conte può contare sulla piena disponibilità del Pd, ormai sottomesso ai diktat pentastellati, come dimostrato dalle stesse elezioni in Sardegna: candidato scelto dai 5 Stelle e regole del gioco sempre 5 Stelle.

Emblematico il festeggiamento della Schlein: "Un'alternativa a questa destra è possibile. Dal 2015 il centrosinistra non strappava una regione alla destra. La strada, forse, è quella giusta".

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