Il tema dei femminicidi nel nostro Paese è forte e sentito. Si tratta di una piaga profonda, che al momento non sembra avere possibilità di essere estirpata. È vero che le cronache riportano anche di donne che uccidono uomini ma la percentuale è enormemente più bassa rispetto ai casi opposti. La tragedia di Giulia Tramontano ha scosso il Paese, quasi svegliandolo da una sorta di torpore: è ora di fare qualcosa di concreto. Non è vero che in Italia non esistono le leggi, perché quelle ci sono. Si possono inasprire, si può lavorare per migliorarle, ma occorre agire anche a un livello diverso. È questo il senso delle parole di Ignazio La Russa, presidente del Senato, che ha messo d'accordo anche due donne dell'opposizione più animata, Emma Bonino e Laura Boldrini.
"Mi viene voglia di indire una manifestazione di soli uomini, perché i femminicidi sono una questione di uomini. C’è bisogno di prendere coscienza. Il rispetto per le donne nasce in famiglia. Se vedi tuo figlio che manca di rispetto a una ragazza, tiragli un ceffone, ma tiraglielo forte", ha dichiarato La Russa, ospite del programma L'Aria che tira. L'esponente di Fratelli d'Italia ha poi aggiunto: "Il tema del femminicidio, se fossi al governo, sarebbe uno dei temi che affronterei con la maggiore energia. Ho già detto che come minimo occorre raddoppiare il numero di carabinieri che si occupano di reati di genere: da 600 a 1.200".
Le sue parole non sono passate inosservate e l'invito di organizzare un evento per soli uomini è stato accolto dalla leader di +Europa e dalla deputata del Pd. "Una manifestazione di soli uomini? Bene, io è da una vita che dico che sul tema del femminicidio bisogna coinvolgere gli uomini", ha dichiarato Bonino. Le ha fatto eco Boldrini: "Ben venga una manifestazione di uomini contro la violenza sulle donne, nella consapevolezza che bisogna sradicare la mentalità patriarcale che è alla base di questi comportamenti". L'esponente dem ha aggiunto una postilla sui metodi educativi proposti dal presidente del Senato: "Non si educano i ragazzi attraverso i ceffoni ma facendo capire che deve esserci rispetto alla base delle relazioni".
Quelle di Bonino e Boldrini sono solo due delle voci che si sono alzate nelle ultime ore, accogliendo favorevolmente la proposta di La Russa. Un coro bipartisan che ha invocato l'evento simbolico come strumento di sensibilizzazione. "La violenza sulle donne la subiscono le donne ma è un problema degli uomini. Sono gli uomini che devono mettersi in discussione, tutti, non solo quelli violenti", ha detto Alessandra Maiorino, vicepresidente M5S al Senato. "Buona idea, queste battaglie si fanno con gli uomini, non contro gli uomini", ha detto Laura Ravetto, della Lega. Convinta anche Micaela Biancofiore: "Bene La Russa, si scuotano le coscienze". E il presidente del Senato non è certo tirato indietro: "Si potrebbe allora cominciare con un flashmob in Parlamento con gli uomini eletti. In vista, magari, di un corteo più grande".
Sono già arrivate le prime adesioni dai parte dei politici. "Aderisco più che volentieri a questa iniziativa, perché non è solo giusto il principio e perché lo ritengo un dovere da parte degli uomini, e non esclusivamente delle donne, come sempre, le uniche e sole a protestare contro questi abomini. Dobbiamo tutti reagire con forza", ha dichiarato il deputato FdI Riccardo Zucconi. Adesione arrivata anche dal capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo: "Parteciperei e sarei in piazza".
Conferma anche dal vicecapogruppo FdI al Senato Salvatore Sallemi: "Condivido lo spirito con il quale il presidente La Russa ha proposto, come gesto simbolico importante, una manifestazione di soli uomini contro la violenza di genere e i femminicidi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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