Cruciani sfida la Salis: "Tu lo condanneresti?"

Ilaria Salis in tournée continua a proporre l'abolizione delle carceri perché "inutili". La replica di Giuseppe Cruciani che riporta l'europarlamentare nel mondo reale

Cruciani sfida la Salis: "Tu lo condanneresti?"
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Ilaria Salis in tour continua a portar avanti la battaglia contro le carceri, chiedendo che vengano abolite. Dal palco di Roma e da quello di Milano, con la solita dialettica elementare e non adeguata al ruolo che ricopre, ha sostenuto che "il carcere genera solo morte" e "non serve a niente". Per l'europarlamentare bisogna arrivare al "superamento del carcere" e lei ci crede talmente tanto che, testuali parole, "mi fa arrabbiare quando si dice il contrario". Così ha parlato a Milano, nella prima data del suo tour, dimostrando ancora una volta la sua attitudine alla democrazia, dichiarando di arrabbiarsi davanti a chi non la pensa come lei. Ma Giuseppe Cruciani non sembra preoccuparsi troppo dei sentimenti di rabbia dell'europarlamentare di sinistra e provocatoriamente, ma nemmeno tanto, dalla sua trasmissione interroga Salis.

"Dice di voler abolire il carcere in quanto non serve a nulla. Chiedo allora, secondo il prezioso contributo della dottoressa Salis, il signore moldavo che ha accoltellato e ucciso un giovane di 26 anni a Mestre, merita il carcere o no?", ha chiesto il conduttore nel corso dell'ultima puntata radiofonica de La Zanzara. Domanda più che legittima, vista la brutalità dell'omicidio di Giacomo Gobbato, appena 26 anni, attivista del centro sociale "Rivolta". Un "collega" per Ilaria Salis, accoltellato da uno straniero irregolare al petto mentre difendeva una donna che stava subendo una rapina. Un omicidio folle, senza ragione, compiuto da un uomo votato alla violenza, disposto a tutto pur di delinquere, come dimostra il tentativo di rapina successivo all'omicidio ai danni di una turista giapponese, sfregiata con quello stesso coltello.

O forse, il carcere è inutile anche per Filippo Turetta, che ha ucciso con più di settanta coltellate la fidanzata Giulia Cecchettin, o per Moussa Sangare, che ha ucciso senza motivo Sharon Verzeni che nemmeno conosceva, solo perché quella notte aveva voglia di uccidere. "Dovremmo ridurre l'utilizzo del carcere per quanto riguarda la custodia cautelare, bisognerebbe fin da oggi favorire l'acceso alle misure alternative, depenalizzare alcuni reati minori, invece di continuare ad aggiungere reati", è la ricetta per Salis per un'Italia pronta a sprofondare nell'anarchia.

L'europarlamentare non ha ancora capito in maniera concreta quale sia il suo ruolo e forse pensa di essere ancora una militante dei centri sociali. Ma dovrebbe pensare a Giacomo e al suo assassino, prima di dire che "il carcere non serve a niente".

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