De Benedetti al vetriolo contro il governo: "L'Italia non è all'altezza"

L'imprenditore non rinuncia ai soliti toni di polemica: "Bisogna avere competenza, oggi male rappresentata. Di sicuro non servono le riforme istituzionali"

De Benedetti al vetriolo contro il governo: "L'Italia non è all'altezza"
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Non bastano gli attacchi che nelle ultime ore sono arrivati dalla Francia e dalla Germania verso l'Italia: ora anche Carlo De Benedetti approfitta del momento e non ci pensa due volte, ricorrendo ai soli toni polemici di chi ritiene di elevarsi a pontefice della verità assoluta. L'imprenditore non ha rinunciato al classico atteggiamento di accusa all'indirizzo del nostro Paese, facendo arrivare puntuale anche una frecciatina politica contro il governo guidato da Giorgia Meloni.

De Benedetti, intervenuto in occasione di un incontro al Politecnico di Torino per presentare il suo libro, si è espresso sui recenti schiaffi contro l'Italia da parte di Parigi e Berlino e non ha potuto far finta di nulla. "Sono prevalenti i motivi di politica interna di quei Paesi", ha ammesso. Per poi rifilare un'annotazione al veleno senza giri di parole: "Ma certo l'Italia non ha fatto nulla per comportarsi al livello che spetta a un Paese che è la seconda potenza manifatturiera d'Europa e insieme a Francia e Germania costituisce il nucleo economico fondamentale".

L'imprenditore ha preso posizione anche sul tema del cambiamento di cui tanto necessiterebbe il nostro Paese. A suo giudizio "in testa a tutto" sarebbe importante poter contare sulla competenza, "oggi molto male rappresentata". Da qui è partito lo spiegone: "La società si muove tutta insieme, non c'è solo la scarsità di competenza della politica. C'è un generale abbassamento dei livelli di eccellenza del Paese che s'impegna, poi per fortuna c'è il Paese che lavora ed è formidabile".

Ha anche aggiunto che "di sicuro" le riforme istituzionali non rientrano tra le priorità del nostro Paese. È una teoria che la sinistra da giorni ripete come un ritornello, confermando l'approccio pregiudiziale contro il governo di centrodestra. Non si tratta semplicemente di scegliere una forma di governo: l'esecutivo vuole intervenire per garantire stabilità politica all'Italia. E non è affatto un tema secondario.

Non a caso il presidente Giorgia Meloni l'ha definita "la più potente riforma economica che possiamo realizzare".

Negli ultimi anni il nostro Paese ha pagato a caro prezzo: la fortissima instabilità e i repentini cambi di maggioranza sono stati alla base della debolezza a livello internazionale e delle difficoltà emerse nell'ottica di strategie di investimento a lungo periodo. Ora più che mai occorre mettere mano all'assetto istituzionale. Non si tratta di un capriccio: è un atto doveroso.

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