"È difficile da digerire". Il "dissing" di FdI alle opposizioni

Dal recupero dalle evasioni al recupero di Caivano, le opposizioni avranno difficoltà a digerire tutte quelle battaglie che sono state condotte in porto dal governo Meloni

Fratoianni e Landini
Fratoianni e Landini
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La prima parte delle feste è finita. La Vigilia e il Natale, accompagnati dall'immancabile Santo Stefano, hanno lasciato spazio a questi giorni "cuscinetto" in attesa di San Silvestro e Capodanno, secondo round sulle tavole degli italiani. In tanti stanno ancora digerendo i pasti luculliani che da nord a sud sono stati consumati su banchetti imbanditi. Ma mentre per il pezzo di cappone mangiato in più, o per la lasagna della nonna troppo condita, basta un po' di Alka Seltzer per la digestione, c'è chi inizierà il nuovo anno con un gran peso sullo stomaco. Sono gli esponenti dell'opposizione di governo, come scherza Fratelli d'Italia nel suo nuovo "dissing", che non sembrano aver ben digerito le misure assunte dall'esecutivo guidato da Giorgia Meloni in questi due anni. Battaglie che loro per anni hanno teorizzato ma che non sono riusciti a condurre in porto.

Per Maurizio Landini, scherza il partito del presidente del Consiglio, è difficile digerire "il record di occupazioni" mentre tutti gli altri sono impegnati a digerire "la lasagna". Il segretario della Cgil, in costante battaglia contro il governo Meloni, continua ad accusare l'esecutivo di non impegnarsi adeguatamente per i lavoratori, eppure i numeri lo smentiscono quotidianamente, dimostrando che c'è un lavoro di fondo importante per recuperare ai danni fatti dalla gestione di chi oggi, dall'opposizione, grida contro il governo. Mentre c'è chi sta cercando di digerire la "pasta al forno di nonna", Nicola Fratoianni deve ancora digerire "il voto ai fuori sede", altra storica battaglia della sinistra che è stata introdotta in maniera efficace dal governo attualmente in carica.

Mentre c'è chi ha ancora sullo stomaco il buonissimo, ma sicuramente non facile da mandar giù dopo un pranzo abbondante, panettone al cioccolato, Roberto Saviano deve digerire "il rilancio di Caivano", un fronte sul quale il governo in carica si è impegnato con slancio per estirpare il germe della criminalità, radicato da decenni, davanti al quale in troppi hanno chiuso gli occhi. Quanti devono, invece, digerire ancora "il torrone" in attesa del secondo round di Capodanno? Sono in buona compagnia con Giuseppe Conte che, oltre a tutto questo, deve digerire il successo del governo Meloni nel "recupero dall'evasione".

Un risultato storico anche contro tutti quelli che sostenevano che l'esecutivo in carica tendesse le mani agli evasori. "Per la sinistra non basterà un giorno di palestra per smaltire il tutto", è la chiosa di FdI.

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